“Tre minuti, solo tre” cantano i Negramaro in una delle loro canzoni più famose. La stessa durata dei sogni di rimonta al secondo posto del Milan. Il gol di Pandev centottanta secondi dopo il vantaggio di Flamini è stato un chiaro segnale: il Napoli c’è e non mollerà fino alla fine. La Juventus lo sa e sicuramente non si sarà dispiaciuta più di tanto al fischio finale della sfida di San Siro: i bianconeri si sono goduti la partita dal ritiro di Roma, dove stasera affronteranno la Lazio, un match-point per il campionato. Superando i biancocelesti, la squadra di Conte porterebbe ad undici i punti di vantaggio sul Napoli a sei partite dalla fine. Una grande occasione anche per dimenticare l’eliminazione dalla Champions. Stesso desiderio di rivalsa anche per gli uomini di Petkovic, fatti fuori dal Fenerbache dall’Europa League, oltre all’importanza di una vittoria prestigiosa e al rafforzamento del quinto posto.
Dopo la Lazio, la Juve affronterà proprio il Milan, ancora privo di Balotelli squalificato: Allegri, privo del miglior El Shaarawy e con Boateng a mezzo servizio, non è riuscito a vincere nonostante le assenze a differenza di Montella, capace di passare nettamente a Bergamo senza Jovetic, Toni, Savic e Tomovic. Uno 0-2 all’Atalanta secco grazie ad un rigore di Pizarro e al gol di Larrondo in una giornata di grande emergenza e classifica che dice -4 dal Milan, dopo la grande doppia rimonta dello scontro diretto della scorsa giornata. Gioco fluido grazie a Pizarro, Borja Valero e Aquilani, concretezza in difesa e in mezzo al campo con l’inserimento di Sissoko: questi gli ingredienti ben mescolati da Montella che stacca nettamente l’amico Stramaccioni, crollato per l’ennesima volta in questa stagione.
A Cagliari, stadio “Nereo Rocco” di Trieste (dove i sardi termineranno le partite in casa di questo a dir poco travagliato campionato), una doppietta di Pinilla stende i nerazzurri che pagano la continua emergenza in attacco e anche il tentativo mal riuscito di turnover da parte dell’allenatore, che nell’ultimo quarto d’ora inserisce addirittura Samuel centravanti. Tre punti d’oro che per il Cagliari vogliono dire salvezza raggiunta con sei turni d’anticipo, mentre l’Inter viene scavalcata dalla Roma, vincente per 2-1 in casa del Torino, con cui mercoledì a San Siro si giocherà gran parte della stagione nel ritorno della semifinale di Coppa Italia.
Se il Cagliari può dirsi salvo, tutt’altro scenario per il Genoa di Ballardini: i rossoblu riescono a pareggiare il derby contro la Sampdoria grazie ad un’invenzione fortunata di Matuzalem che doveva essere espulso nel primo tempo per un’entrataccia sul malcapitato Kristic (stagione finita per il doriano, distorsione della caviglia con probabile interessamento dei legamenti). Eder con un colpo da biliardo su punizione aveva sbloccato la stracittadina di Genova. Alla fine un punto che alla Samp permette di restare a più nove sui cugini, terzultimi invece alla pari del Palermo (con Borriello squalificato nel prossimo turno). I rosanero vengono beffati dalla papera di Sorrentino che vanifica il vantaggio di Ilicic contro il Bologna. Dei pareggi ne approfitta il Siena di Iachini, sempre più caparbio: nella prima partita della giornata, i toscani sbancano l’ “Adriatico” di Pescara, nonostante la doppia rimonta dei biancoazzurri (gol di Celik e Togni) dopo la rete di Angelo e l’autogol di Zanon. E’ ancora Emeghara nei minuti finali a far salire il Siena a 30 punti, la settima perla dello svizzero-nigeriano arrivato a gennaio tra lo scettismo generale per sostituire Calaiò. Un gol pesantissimo, visto anche il prossimo turno che presenta il derby siciliano Catania-Palermo mentre i toscani al “Franchi” ricevono il Chievo.
In sordina, ma in gran spolvero, prosegue la rimonta dell’Udinese, trascinata da uno straordinario Muriel, autore di una doppietta al Parma in assenza di Di Natale. Pereyra chiude il match sullo 0-3 e sigla il sorpasso in classifica al Catania, che invece ha pareggiato per 0-0 sul campo del Chievo. I friulani premono sulla zona Europa: due punti dall’Inter e tre da Roma e Lazio. Sabato sera poi ci sarà Udinese-Lazio. Se la Juventus stasera può chiudere la disputa Scudetto, per il resto il campionato è ancora accesissimo.
Daniele Luciani