(E. Menghi) – Cinque partite fa, Stekelenburg non poteva sapere che Roma-Pescara del 21 aprile scorso sarebbe stata la sua ultima gara con la maglia giallorossa. Il gol di Caprari sarà l’ultimo ricordo di due stagioni storte per l’olandese arrivato con la promessa di diventare una sicurezza a lunga scadenza (il contratto scade nel 2015) e invece già pronto all’addio.
Papere a parte, prima Luis Enrique poi Zeman, e adesso anche Andreazzoli, hanno conosciuto il punto debole di «Stek»: ogni volta che si fa male, resta fuori più del previsto. Il primo anno si infortunò alla spalla e addirittura volò in Olanda per farsi curare, poi un problema al polpaccio e un dito insaccato lo hanno fatto precipitare nelle gerarchie. Stavolta è un’elongazione al retto femorale della gamba sinistra a tenerlo fermo ai box da due settimane e mezzo. Ieri è stato sottoposto a nuovi esami strumentali, che non hanno evidenziato anomalie, poi ha fatto fisioterapia e palestra. Se non è un passo indietro, poco ci manca. La finale di Coppa Italia, salvo miracoli, la giocherà Lobont, che a breve firmerà il contratto rinnovato fino al 2015. Stekelenburg andrà via senza salutare: il Fulham lo aspetta, di nuovo.
La Roma si è praticamente assicurata Rafael (il suo agente Paulo Affonso è in Italia: accordo intorno ai 4.5 milioni), il portiere classe ’90 del Santos, che verrà per essere il numero uno, ma potrebbe arrivarne uno più esperto, come Sorrentino, per sostituire il partente Goicoechea, che farà ritorno al Danubio. A Trigoria ieri c’era l’agente di Marquinho, che potrebbe tornare in Brasile e liberare un posto da extracomunitario: Rafael non ne ha bisogno perché ha il passaporto portoghese. C’era anche l’ex portiere della Nazionale tedesca Jens Lehmann, che sarà ospite al Bernardini per altri due giorni, ma solo per imparare il mestiere dell’allenatore.