Puntare ancora al terzo posto in classifica per avere la certezza di non perdere per strada il quinto. Sembra questo l’obiettivo di Aurelio Andreazzoli che, alla vigilia della trasferta in casa della Fiorentina, si aggrappa alla matematica per tenere aperta la porta all’Europa che conta.
“È un’utopia, ma i numeri dicono che la Roma è ancora in corsa per la Champions – ricorda il tecnico – Per me la partita di domani è di vitale importanza perchè la voglio vincere e voglio tre punti in più”. Che sicuramente avvicinerebbero la formazione giallorossa al traguardo dell’Europa League, al momento l’unico realisticamente alla portata di Totti e compagni.
Traguardo che però non basterà ad Andreazzoli per guadagnarsi la conferma sulla panchina romanista, nonostante l’endorsement arrivato dalla Russia dall’amico Luciano Spalletti. “Aurelio è un tecnico completo e per quanto mi riguarda è l’allenatore del prossimo campionato della Roma”, le parole del manager dello Zenit arrivate fin dentro Trigoria. “Mi ha fatto piacere ascoltarle e lo ringrazio. Magari se fosse lui a dover prendere questa decisione sarebbe così ma Spalletti mica fa il dirigente della Roma, giusto? – la replica col sorriso di Andreazzoli -. Ha detto anche che nel calcio di oggi la prima qualità che deve avere un allenatore è quella del domatore? E io mi sento un domatore, con certezza, perchè ho tutto sotto controllo”.
Non per questo però si sente di escludere un nuovo black out mentale della squadra simile a quelli già avuti con Palermo e Pescara. “Non posso dire che il problema dell’approccio sbagliato sia risolto perchè lo avevo già pensato in altre occasioni e quindi non mi azzardo in previsioni – ammette Andreazzoli – Conosciamo il valore della Fiorentina, è sempre brillante, propositiva, con giocatori di qualità, e credo sia opportuno concentrarsi molto sulla partita di domani che sarà difficilissima”.
E che potrebbe non vedere in campo sia Castan (ha terminato in anticipo la rifinitura a causa di un problema muscolare al flessore della coscia sinistra) sia De Rossi (ancora non al massimo dopo i problemi alla caviglia destra). “Non rischieremo nulla e non forzeremo le situazioni perchè voglio salvaguardare al massimo i calciatori, non voglio che si facciano male” sottolinea Andreazzoli prima di glissare alla domanda su chi toglierebbe alla Fiorentina: “Montella ha dichiarato che a noi leverebbe Lamela e Osvaldo? Io preferisco non fare nomi così non faccio torti a nessuno”. Dello stesso tenore la risposta legata al cambio di modulo: “Perchè ora ho scelto il 4-2-3-1? Me lo ha suggerito mia moglie, e per dovere coniugale è meglio ascoltare”.
Fonte: Ansa