Il difensore argentino della Roma Nicolas Burdisso è stato intervistato da Sky Sport e ha parlato della finale di Coppa Italia che attende il 26 maggio i giallorossi contro la Lazio, del bilancio della stagione e dei cori razzisti inscenati dai tifosi romanisti contro Balotelli nella partita contro il Milan. Queste le parole di Burdisso:
Da Zeman ad Andreazzoli, che stagione è stata per la Roma fino ad oggi?
“Dopo un inizio difficile con un altro allenatore, ci siamo ripresi abbastanza bene, sia come gruppo sia come gioco. Abbiamo migliorato tanto come squadra, anche se siamo settimi e la classifica non è cosi migliorata. Dobbiamo fare bene contro il Napoli nell’ultima giornata del campionato per preparare al meglio la finale con la Lazio”.
Che finale sarà, visto che nelle ultime quattro partite non avete mai battuto la Lazio?
“Abbiamo vinti cinque derby di fila e poi gli ultimi quattro non siamo riusciti a vincere. Siamo molto concentrati e vogliamo vincere assolutamente la Coppa per festeggiare con i nostri tifosi”.
A fine stagione, pensi di tornare in Argentina?
“No, non ho il pensiero di tornare in Argentina, anzi. Mi auguro di restare qui, ne sono completamente sicuro. Voglio rimanere a questi livelli con la maglia della Roma. Poi nel calcio può succedere di tutto”.
Che pensiero ti sei fatto sui cori razzisti dei tifosi della Roma a Milano?
“Non sono assolutamente d’accordo con gli ululati di domenica. Mi hanno sorpreso perché è stata la prima volta a Roma. Bisogna punire questi comportamenti. Non erano tutti i tifosi romanisti, va sottolineato. La tifoseria della Roma non è razzista. Domenica è stato un episodio diverso. Mario è un personaggio controverso e per innervosirlo a volte si fa di tutto. Credo sia per questo, per la sua forza che non per razzismo ma bisogna restare molto attenti a ciò che si fa. Cosa ci diceva Rocchi? Di fermare la partita e poi ricominciare per dare un segnale perché così non si poteva continuare. Speriamo non accada più”.
Fonte: Sky Sport