David Pizarro, il Pek che fin da subito, dall’amichevole giocata contro il Fiesole Caldine in estate, quando ancora il campionato doveva cominciare, si è messo in cabina di regia dimostrando classe e temperamento, è arrivato a Firenze a titolo gratuito. Non rientrava nei piani di Zeman, che oggi non è più allenatore della Roma, e alle lusinghe del suo direttore sportivo, Daniele Pradè, e dell’ex compagno Vincenzo Montella, non ha saputo dire no. Ha realizzato tre gol, tutti dal dischetto, dimostrando cinismo e ottime qualità balistiche, tra cui quello fondamentale al Milan, nella gara che ha visto la ‘remuntada’ viola, da 0-2 a 2-2. Pizarro ci ha creduto fino alla fine. Non si è lasciato piegare da niente, nemmeno dal dramma che proprio nella settimana che lo avrebbe portato alla sua prima sfida contro la ‘sua’ Roma, all’andata, gli ha strappato l’amata sorella Claudia.
Aquilani quando fu ceduto portò nelle casse della società romana venti milioni di euro più bonus: cifre importanti per un club che aveva bisogno di ripianare. Andò al Liverpool, salvo poi far capire fin da subito di voler tornare in Italia. C’è stato il Milan e la Juventus, ma la Fiorentina è la squadra che forse più di ogni altra ha trovato il modo di valorizzarne le qualità tecniche.
E Toni? Anche su di lui, nonostante con le sue reti realizzate da gennaio a maggio del 2010 con la Roma avesse contribuito a mantenere viva la corsa scudetto, si è preferito non scommettere. Luca-gol, invece, le partite spesso le ha chiuse: è successo con Catania e Lazio, mentre col Siena grazie alla doppietta realizzata ha permesso alla sua squadra di mettersi subito nella giusta scia, così come accaduto contro il Parma.
Fonte: Corriere Dello Sport