A grandi passi verso il derby. La macchina della sicurezza cammina spedita, una riunione dietro l’altra, una attività concertata tra tutte le parti in causa, come il questore Della Rocca aveva chiesto a più riprese da un mese e come sta effettivamente accadendo. Con la regia del prefetto Pecoraro, che aveva spinto da subito nella direzione di un derby non di sera e alla fine ha condotto le parti in causa verso la soluzione a cui si è arrivati: domenica 26, data da calendario confermata, ma alle 18 e non alle 20,45. Ieri Pecoraro ha diretto un Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica, occasione per tirare le fila delle misure di controllo del territorio per questa finale di Coppa Italia, la Coppa del Presidente della Repubblica. Al termine del summit di metà mattina il comunicato della Prefettura: «Si è conclusa una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Il piano di sicurezza è stato adottato con il fattivo contributo delle società calcistiche, della Lega Calcio e del Coni nell’intento comune di realizzare un grande evento sportivo, che vede in campo le due squadre di calcio della Capitale, all’insegna dei valori dello sport nello spirito di una serena competitività».
AS ROMA Pecoraro: “Uniti perché il derby sia festa di sport”
Piena sintonia: trapela dal comunicato del prefetto, era l’invito contenuto nelle parole dei giorni scorsi del questore Della Rocca: «Questa partita deve essere una grande occasione di civiltà. Non serve tensione e parlare di città blindata è controproducente. Ci deve essere il coinvolgimento della società civile oltre che delle società di calcio». (…) «Purtroppo a Roma molto raramente si gioca un derby che conta veramente, al di là dei tre punti. Domenica è un’occasione unica e rara per dimostrare che le preoccupazioni sono infondate. Un’opportunità fondamentale per la città e la tifoseria che non meritano le tante considerazioni fatte in questi giorni. Sono molto fiducioso. Speriamo che i tanti auspici non cadano nel vuoto».