Sarà la prova del ‘9’. Per il mondo dello sport la finale di Tim Cup tra Roma e Lazio in programma domenica alle 18, all’Olimpico, è un evento da gestire bene anche sul piano della sicurezza. Alle 10 di questa mattina, intanto, è scattata inizio la terza fase di vendita (libera) dei tagliandi, aperta anche ai tifosi non fidelizzati. Si potrà acquistare un biglietto a testa con un documento in originale, e i titoli di accesso allo stadio non saranno cedibili.
Una scelta di responsabilità e di fiducia nei tifosi, secondo alcuni, perchè il pubblico che ama il calcio assista allo storico ‘derby’ di Coppa. Ma i sindacati di polizia, interpellati dall’Adnkronos, non nascondono la loro preoccupazione. Preoccupazione che riguarda l’ipotesi di settori troppo ‘mistì, con tifosi giallorossi e biancocelesti che si troverebbero gomito a gomito a sostenere i propri colori nei 90 minuti di una storica finale capitolina.
Per Giorgio Innocenzi, segretario generale del Consap, il sindacato autonomo di Polizia, «con la carta del ‘biglietto apertò da una parte si tenta di dimostrare che ci sono forti attività di controllo, ma dall’altra la scelta potrebbe esporre il fianco a rischi per la sicurezza». «È un segnale distensivo -sottolinea- ma si è passati dalla tolleranza zero a una forma di sconfessione del sistema messo in campo con i provvedimenti voluti da Maroni. Siamo preoccupati, perchè alla fine sono sempre le forze di polizia a pagare sulla propria pelle le situazioni che si creano».
Fonte: Adnkronos