(G. Piacentini) – Tra Allegri e Mazzarri l’ago della bilancia è James Pallotta. Il presidente sarà nella Capitale all’inizio della prossima settimana, quella che porta al derby del 26 maggio, data entro la quale dovrà essere presa una decisione sul prossimo allenatore della Roma. Pallotta è in contatto quotidiano con i dirigenti di stanza a Trigoria, che anche ieri lo hanno aggiornato sugli sviluppi della doppia partita che stanno giocando con i tecnici di Milan e Napoli. Nel derby dei toscani molte chance vengono attribuite a Mazzarri, anche se le dichiarazioni di Silvio Berlusconi («Allegri è della Roma, l’annuncio dopo la gara col Siena») hanno di nuovo spalancato una strada che i dirigenti pensavano essersi fatta più difficoltosa.
Oggi Berlusconi sarà a Milanello ma non sono attese decisioni clamorose, in un senso o nell’altro. Il malumore di Allegri deriva non tanto dalle continue esternazioni del patron, ma dal fatto che la sua riconferma, che pensa di aver meritato sul campo, sia condizionata dal raggiungimento del terzo posto. Il suo addio, però, è tutt’altro che scontato e solo una sua forzatura (dimissioni) potrebbe far tornare sui propri passi i dirigenti giallorossi, che nel frattempo hanno raggiunto un solido accordo con Mazzarri. Il tecnico del Napoli sta aspettando l’arrivo di James Pallotta per incontrarlo personalmente. Un incontro utile non tanto a parlare di ingaggio e durata del contratto – argomenti sui quali Baldini e Sabatini hanno pieno mandato – ma che servirà al tecnico per conoscere quello che potrebbe diventare il suo prossimo presidente. Una richiesta legittima, soprattutto dopo quattro anni di alti e bassi vissuti al fianco di De Laurentiis. Pallotta, in sostanza, dovrà «convincere» Mazzarri non solo con la forza dei soldi ma soprattutto con quella della idee, fornendo le garanzie sulla voglia della società giallorossa di poter competere per vincere già dal prossimo anno. Inevitabile che si parli anche di un piano di rafforzamento, di staff (Mazzarri vuole portare il suo da Napoli, ipotesi che chiude la porta ad un clamoroso arrivo di Giampiero Ventrone, preparatore storico della Juventus che sarebbe stato contattato dalla Roma), di calciatori incedibili (Osvaldo, Totti, Lamela, Marquinhos) e di chi invece può considerarsi in bilico: il tecnico aveva richiesto qualche tempo fa di parlare Pjanic, ritenuto un grande talento ma ancora inespresso, per testarne le motivazioni. Domani sera, intanto, vedrà da vicino gran parte dei calciatori che potrebbe allenare il prossimo anno. Poi rimarrà nella capitale per incontrare Pallotta, prima di comunicare a De Laurentiis la sua decisione. Se sarà amore a prima vista la Roma avrà entro poche ore il suo nuovo allenatore, che sarà annunciato subito dopo la finale di Coppa Italia. In caso contrario si tornerà a parlare di Allegri e di Guidolin, che però non ha molta voglia di lasciare Udine.