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CORRIERE DELLA SERA Berlusconi rimanda l’incontro con Allegri e lo spinge verso Roma

Allegri

(M.Colombo) – Non ci saranno conferme come dessert o esoneri al posto dell’amaro Montenegro. Non sono in programma cene, aperitivi, happy hour, vertici o incontri.

Silvio Berlusconi non ha intenzione di lasciare il riposo della Sardegna per ritornare a Milano e incontrare Massimiliano Allegri, il cui futuro resta in sospeso fra il Milan e la Roma. È tramontata pure l’ipotesi di un viaggio a Villa Certosa del tecnico toscano con Adriano Galliani, il gran mediatore dell’operazione dell’estate. Ufficialmente perché il vice-presidente milanista è stretto con i tempi, dovendo partire venerdì mattina per Tbilisi dove si svolgerà la partita di addio di Kakha Kaladze con tanti reduci del Milan che fu (da Maldini a Shevchenko passando per Ancelotti e Inzaghi). In pratica non è da maliziosi pensare che il Cavaliere intenda prendere tempo spingendo di fatto Allegri verso la Roma che frigge nell’attesa di annunciare il tecnico del nuovo corso.

Silvio Berlusconi, che pare essere di pessimo umore, resterà a Porto Rotondo fino a domenica. In agenda non sono previsti incontri né nuovi appuntamenti. Sarà anche vero che il Cavaliere ha mille pensieri e preoccupazioni e la scelta del nuovo tecnico non è il suo chiodo fisso quando suona la sveglia la mattina ma è altrettanto chiaro che il presidente rossonero non muore dalla voglia di dipanare la matassa-allenatore. Allegri ieri ha appreso la notizia dell’appuntamento saltato a Livorno. Oggi dovrebbe essere a Milano e molto probabilmente incontrerà Galliani. Gli ripeterà che siccome è legato da un altro anno di contratto al Milan, non dovrà essere lui a comunicare alla società rossonera l’addio. In pratica Allegri si aspetta di essere esonerato: al momento non contempla l’ipotesi di risolvere il contratto.

È convinto di avere il coltello dalla parte del manico: in assenza di comunicazioni differenti è l’allenatore del Milan fino al 30 giugno del 2014; sa che sotto la gestione Berlusconi gli esoneri traumatici sono merce rara (l’ultimo tecnico allontanato fu Fatih Terim nel novembre del 2001); ha un’altra squadra che lo aspetta, che gli ha preparato un contratto biennale da 3,5 milioni di euro e che — è convinto— lo attenderà ancora. Morale: come in una partita a poker ogni giocatore aspetta le mosse dell’altro. Berlusconi (che evidentemente ha deciso di dare la panchina a Clarence Seedorf) aspetta che sia Allegri a fare la prima mossa. Il tecnico non cede di un millimetro. Così, nonostante ieri sera si sia sparsa la voce di Sabatini (d.s. della Roma) in arrivo a Milano, non sono molte le chance di arrivare oggi a una conclusione della vicenda.

Ma nella capitale i dirigenti romanisti ostentano sicurezza convinti che di qui a pochi giorni si possa annunciare l’ingaggio di Massimiliano Allegri. Il cui atteggiamento sta però creando malcontento nella piazza giallorossa: l’eccessivo attendismo sembra figlio di scarsa convinzione nell’abbracciare la proposta della Roma. Seedorf probabilmente sarà a Milano la prossima settimana visto che dopo l’impegno con il Cruzeiro di sabato, il Brasilerao avrà una sosta del campionato.

Chissà se per allora il Milan avrà le idee più chiare. Intanto in sede si lavora per il Milan che verrà: a Yepes non verrà rinnovato il contratto, mentre i contatti di Adriano Galliani con Ambrosini (in scadenza come il colombiano) riprenderanno dopo le vacanze del capitano. La scelta di restare o meno dipenderà anche dal nome del nuovo allenatore. Si chiude qui invece senza troppi rimpianti l’esperienza di Bojan che non verrà riscattato. Torna al Barcellona che non ha concesso sconti sui 15 milioni richiesti.

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