(R. Frignani) – Siti internet, chat riservate. Controlli incrociati anche on line per scoprire le intenzioni degli ultrà per la finale-derby di domenica pomeriggio. Un lavoro lungo e delicato sul quale si basa l’ordine pubblico per l’appuntamento più suggestivo e rischioso dell’anno. A quattro giorni daRoma-Lazio polizia e carabinieri lavorano senza sosta per identificare e isolare chi potrebbe progettare una serata di scontri prima, durante e dopo la partita. Oltre al Reparto mobile e ai contingenti dell’Arma e della Finanza (con rinforzi che arriveranno anche da altre regioni), attorno e dentro l’Olimpico ci saranno anche agenti in borghese di tutti i commissariati romani, ai quali sarà ordinato di mettere a disposizione un determinato numero di uomini. L’ordine pubblico per il derby dovrebbe comprendere più di un migliaio di unità, alle quali se ne aggiungeranno altrettanti per far fronte anche alla prima giornata di elezioni e, a mezzogiorno, alla seconda semifinale del campionato di basket al Palazzetto fra Roma e Cantù.
Una giornata complicata, ma soprattutto lunga: a preoccupare sono sia gli infiltrati violenti fra i gruppi ultrà, sia il dopo partita con i festeggiamenti di una sola tifoseria con i rischi di incidenti con quella perdente e con le forze dell’ordine. Nel piano di sicurezza non è stato preso in considerazione solo il Foro Italico – blindato e trasformato in una gigantesca isola pedonale da Ponte Milvio, al lungotevere fino a viale Angelico – ma anche le principali piazze del centro (piazza Venezia, piazza del Popolo, piazza Navona, Circo Massimo, Colosseo e ancora Testaccio, Prati, Trastevere con piazza Trilussa). Pronte anche alcune misure preventive nei confronti di soggetti ritenuti pericolosi. E mentre il questore Fulvio Della Rocca chiede la collaborazione di tutti, per oggi è previsto in Prefettura il Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Massima vigilanza proprio ai seggi elettorali dove le operazioni di voto si chiuderanno solo alle 22 quando le strade saranno piene di tifosi. A preoccupare, oltre al timore di scontri e scaramucce praticamente dappertutto, è anche il fatto che la vendita liberi dei biglietti per il derby ha aperto a chiunque l’Olimpico.
Con la possibilità di settori misti e tifosi rivali l’uno vicino all’altro. «Da un sistema duro, di tolleranza zero, si è passati all’opposto – confermaGiorgio Innocenzi, segretario generale della Consap -, ipotizziamo che ci sia stata un’intesa con i capi ultrà per dare un segnale di apertura ai tifosi. Ma siamo sicuri che alla fine gli incidenti non ci saranno lo stesso?».