(B. Tucci) – Questa Lazio formato Petkovic non riesce più a vincere. La squadra è finita all’ottavo posto in classifica superata anche daRoma, Udinese e Inter. Insomma, un fallimento o quasi. Unica consolazione la Coppa Italia, ma se anche quella partita contro i cugini dovesse andar male sarebbe un vero e proprio disastro. Come mai una crisi così devastante? Da che cosa dipende? È colpa del mister, dei giocatori che non girano più come una volta, della società che non ha saputo compiere i passi necessari quando stava per suonare il campanello d’allarme? A mio avviso, tutti i fattori che abbiamo elencato hanno concorso a rendere problematica la situazione della Lazio.
Petko, forse, ha peccato di ottimismo quando la squadra stava a ridosso della Juventus e addirittura le minacciava il primato. Se avesse insistito con il presidente, probabilmente, oggi non si piangerebbe tanto. È anche vero che alcuni elementi fondamentali sono caduti in sonnolenza. Primo fra tutti Klose che, dopo l’infortunio, non è più stato quella meravigliosa punta che aveva fatto impazzire i tifosi biancazzurri. Poi la società, che non ha dato retta alle richieste di Petko quando faceva notare che l’organico era striminzito e non avrebbe retto fino alla fine del campionato. L’ultima spiaggia è il derby con la Roma che si giocherà il 26 maggio. Però, attenzione: se la squadra sarà quella delle ultime settimane, addio sogni di gloria. Il sorpasso della Roma, concretizzatosi la scorsa settimana, si è irrobustito.
Ora sono tre i punti di distacco e c’è molta euforia a Trigoria per la situazione di classifica e per come la squadra ha giocato contro il Siena. Si è svegliato Osvaldo. Troppo tardi? Per dirla più chiaramente: questo exploit potrebbe far tornare indietro la società che aveva deciso di mettere sul mercato il centravanti argentino? Non credo: i rapporti non sono più idilliaci e la Roma vuole far affidamento sul giovane Destro, magari affiancandolo a Borriello che potrebbe rientrare all’ombra del Colosseo dopo una stagione con il Genoa. Pure per i giovanotti di Andreazzoli vale lo stesso discorso fatto per la Lazio per quanto riguarda l’Europa League. La speranza rimane soltanto quella della finale con la Lazio (viste le partite difficili che la squadra deve disputare in campionato). Se si vince, si va a giocare in campo internazionale. Altrimenti, buona notte ai suonatori.