(G. Piacentini) – «Fino al termine della stagione Andreazzoli è il nostro tecnico. Allegri o Mazzarri? Noi non vogliamo alimentare delle speculazioni». Sebbene apprezzabile per salvaguardare la tranquillità dell’attuale tecnico romanista alla vigilia della settimana che può dare un senso alla stagione, il tentativo del d.g. Franco Baldini di sviare l’attenzione dal nome del prossimo tecnico della Roma è andato a vuoto. Ieri sera, infatti, l’attesa era tutta per le dichiarazioni di Mazzarri e per quelle, da Siena, di Massimiliano Allegri.
Ci si aspettava, insomma, un indizio che facesse pendere l’ago della bilancia su uno dei due candidati forti alla panchina giallorossa. Di indizi, però, ne sono arrivati pochi e la sensazione è che tutto si risolverà nelle prossime ore. La Roma, non è un mistero, ha fretta di chiudere il prima possibile perché non vuole ripetere gli errori del passato e ritrovarsi a dover rincorrere un allenatore. Necessità che poco si sposa con la strategia di Mazzarri, che prende tempo e che ieri sera ha svelato solo una parte del suo futuro, quella che riguarda il suo addio al Napoli, senza dire dove andrà il prossimo anno. Oltre alla Roma e all’Inter, è circolata la voce di un interessamento per il tecnico toscano dei russi dell’Anzhi, pronti superare le offerte italiane.
L’avvocato Bozzo, che cura gli interessi dell’ormai ex tecnico del Napoli, ha passato gli ultimi due giorni in Francia: ufficialmente per trattare la cessione di Cassano al Monaco, ma si sussurra che possa aver parlato informalmente con il Paris Saint Germain. Le prossime saranno ore caldissime anche sul versante Allegri, che ieri sera ha conquistato in extremis la Champions con il Milan. Non ci fosse riuscito, probabilmente il suo futuro sarebbe stato segnato. Con il terzo posto in tasca, la situazione per la Roma si complica. C’è il rischio che si inneschi una guerra psicologica tra il tecnico e la società, che può andare per le lunghe. Nessuno tra Berlusconi, che ha la forte tentazione di cambiare, e Allegri, che è stufo di vivere costantemente sotto pressione e che pensa di aver meritato il rinnovo del contratto, vuole fare la primamossa.
Se Allegri vuole la Roma, insomma, dovrà essere lui a forzare la situazione.«Il nostro allenatore – le parole di Galliani – è sereno ed ha un ottimo rapporto col presidente Berlusconi, che lo ha confermato quando ha fatto sette punti in otto giornate». In attesa che si sbrogli la matassa, ieri sera i tifosi giallorossi hanno festeggiato la vittoria col Napoli, ma hanno voluto «ricordare» alla squadra quanto tengono alla Coppa Italia. «Vincete o scappate», lo striscione esposto ieri.