Poche parole in una nota apparsa nel pomeriggio di ieri sul sito internet della Roma, per dare l’ufficialità ad una notizia che era nell’aria dall’ultima visita nella capitale del presidente James Pallotta: il prolungamento fino al 30 giugno del 2014 del contratto di Walter Sabatini.
Non c’è casualità nella tempistica dell’annuncio, che arriva 24 ore dopo la «sparata» del direttore sportivo contro gli organi d’informazione che hanno criticato società e squadra all’indomani della sconfitta col Chievo. Con il futuro di Baldini ancora da decidere (ma è stato proprio il d.g. a fargli firmare «fisicamente» il contratto), Sabatini rappresenta la continuità nella gestione americana del club: lui è stato il primo dirigente a lavorare per creare questa squadra – il d.g. è arrivato qualche mese dopo – quando ancora non aveva nemmeno un contratto, e sempre lui avrà pieni poteri nella gestione sportiva. Giusto, quindi, legittimarlo con il rinnovo, soprattutto agli occhi dei calciatori e dei tecnici che lo stesso Sabatini sta contattando per il prossimo anno.
Per quanto riguarda la panchina, sono sempre di più gli indizi che portano a Walter Mazzarri, tecnico per il quale il d.s. ha un vero e proprio debole, le cui quotazioni nelle ultime ore avrebbero superato quelle di Massimiliano Allegri. Nell’incontro che c’è stato con l’attuale tecnico del Napoli si è parlato non solo di soldi e durata del contratto – la Roma sa di dover fare un sacrificio economico importante – ma anche di altri dettagli: dallo staff tecnico a quello medico (anche se da Trigoria ieri sono filtrate smentite e addirittura si è parlato di un possibile rinnovo per l’attuale responsabile, il dottor Gemignani), fino al ruolo che avrebbero il prossimo anno alcuni giocatori della rosa attuale, con Osvaldo e Totti inseriti nella lista degli intoccabili.
Un discorso ben avviato, insomma, come quello con Allegri. La sensazione netta è che oltre a questi due tecnici non esista un piano C. Per questo c’è il timore, ancora una volta, di non riuscire a centrare gli obiettivi per la panchina. Sia Allegri, a cui il Milan potrebbe decidere di prolungare il contratto, sia Mazzarri, che oltre a discutere il rinnovo col Napoli mantiene i contatti anche con l’Inter ed è in attesa di (improbabili) sviluppi per la panchina della Juventus, non hanno dato ancora certezze ai dirigenti giallorossi. La Roma però ha fretta, e ad entrambi ha fatto sapere che vuole una risposta definitiva prima della finale di Coppa Italia del 26 maggio. Per quella data, vera resa dei conti della stagione, i dirigenti vogliono poter annunciare il nome del nuovo tecnico. Notizie dal campo: De Rossi in fortissimo dubbio col Milan, pronto Pjanic.