Nuova rubrica per GazzettaGiallorossa.it, che si sofferma su quanto fatto nel corso dei 90 minuti di gioco, sottolineando positivamente e non, le migliori azioni e giocate messe in scena sul rettangolo verde.
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La prestazione tatticamente imbarazzante, può essere letta in chiave positiva se si legge come definitiva bocciatura del mister Aurelio Andreazzoli per la prossima stagione. Non sempre il non gioco può bastare per vincere (vedi Firenze) e se qualcuno (in società) non se ne era accorto, dopo la gara di ieri nessuno può far finta di niente.
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Le qualità difensive di Marquinhos. Il fatto è che il ragazzo sembra vecchio ma vecchio non è. Calca il campo con le falcate di un veterano e le sue sbavature si contano sulle dita di una mano a differenza di un compagno di reparto (Burdisso), lontano parente di quello visto nelle sue prime annate romane. Bentornato pluto.
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L’ingresso in campo di Alessandro Florenzi. Nonostante abbia disputato poco più di mezzora è senza dubbio il migliore dei suoi. Schierato nell’inconsueto ruolo di esterno destro, mette una verve assente negli altri giocatori con la maglia giallorossa. Vederlo così accresce il rammarico per non averlo avuto sul rettangolo verde fin dal primo minuto. Voglioso.
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Le fasi alterne di Dodò. Il terzino brasiliano ha il merito di cercare più volte l’iniziativa durante tutti i 90′ di gioco, ma fallisce clamorosamente le occasioni che potevano cambiare le sorti del match: al 13′ viene pescato in area di rigore da Osvaldo e sbaglia da posizione ravvicinata trovando l’opposizione di Dainelli, al 66′ scambia con Destro ritrovandosi davanti a Puggioni pescando il grande recupero di Andreolli in spaccata.
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Rimane solo la Coppa Italia. Con alle calcagna Udinese e Lazio (in campo questa sera rispettivamente contro Palermo e Inter), la compagine di Aurelio Andreazzoli avrebbe dovuto conquistare almeno 7 punti nelle ultime gare di campionato per mantenere salde le proprie velleità europee. Ora ottenere una qualificazione fino a poco giorni fa più che possibile si fa difficile visti anche gli impegni proibitivi contro Milan e Napoli. All’undici romanista resta il derby contro la Lazio valevole per la finale di Coppa Italia. A buon intenditor…
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Il Chievo festeggia all’Olimpico. Dopo le grandi (Coppia Italia e conseguente triplete per l’Inter nel 2009-2010; scudetto Milan nel 2010-2011), i tifosi giallorossi devono subire anche lo sfotto da parte dei clivensi artefici dell’ennesimo miracolo e capaci di conquistare la matematica salvezza proprio nella sfida dell’Olimpico grazie alla rete risolutrice di Thereau all’ultimo minuto. In due anni si è riusciti a distruggere quanto di buono era stato fatto dai colori giallorossi dal 2000 al 2010. Primi nei Social Network. Poveri noi.
A cura di Rocky & Apollo