Sera ‘e maggio…Alla partenopea e con un frescolino che mette voglia, anche a chi ne ha avuta e mostrata poca nel corso dell’anno, quando sarebbe servito molto più di adesso. Come a dire che domenica prossima speriamo nelle stesse condizioni meteorologiche, del resto ci si attacca a tutto, sperando che non sia il proverbiale tram. Se poi quel tram si chiama desiderio, come nel film, allora ognuno s’immagina la sua finale ideale e si fa, appunto, il suo film nella testa. Quella testa che non ha il Napoli, stasera, per ammissione del suo (ancora per poco) allenatore. Istantanea di un quasi innamoramento già sbiadito, del resto le evoluzioni del mercato sono più rapide e a volte più crudeli di quelle di una fiction. Neanche noi ci stiamo tanto con la testa, se è per questo Roma-Napoli ci scorre di fronte, con le sue piacevolezze tecniche bisogna dirlo, come una pellicola del muto, ci desta dal sovrappensiero più il sussulto del tabellone che dice Cagliari che i fremiti della rete firmati Marquinho e Destro. Sintomi, più che altro, del fatto che si poteva essere molto più decorosi di quello che è stato, indipendentemente da dove si sarebbe arrivati onorando meglio la stagione. Che non è finita ed è un dono del Fato, per chi sa cogliere i segni e ha l’amor proprio necessario per desiderare il perdono. Quando Cavani mette l’uno a due l’apprensione ha un minimo di dignità, perché in ballo c’è un antipasto di primato cittadino, a quel punto. Si duetta di fino, si controlla di suola, si prova a contare i giri della palla: troppo, per i nostri gusti e la nostra fame. Parliamo di Destro e Lamela ma non solo; finito il tempo dell’autocompiacimento, comincia la settimana della clava, per via di metafora ovviamente. Quelli d’oltretevere sono già in pieno training autogeno, da questo punto di vista, noi non possiamo farci sorprendere su quel terreno, altrimenti varrà poco o niente la constatazione della superiorità tecnica complessiva che possiamo vantare.
DOPO PARTITA La lettura dell’incontro di Paolo Marcacci
E’ per questo che il sorpassino stasera è piacevole, si, ma come può esserlo il Crodino con le noccioline prima che si apra il banchetto vero e proprio. E scusate se c’è poca partita nella rubrica di stasera, ma è come stare a letto con la donna di cui non ti importa più nulla mentre la mente è lontana a un’altra lei. La nostra si chiama Coppa Italia e c’ha dato un appuntamento al quale ci presenteremo col vestito migliore.
Paolo Marcacci