(A. Bocci/C. Laudisa) – Doveva essere l’Allegri day, è stato il giorno dei depistaggi e dei rinvii,matutto fatto con leggerezza, come se prolungare la suspense fosse diventato un compito divertente per il tecnico del Milan e per Adriano Galliani. Certo,magari di questa giornata con altri colpi di scena non sarà molto contenta la Roma. Che ora, se vuole, dovrà aspettare fino all’inizio della settimana per sapere se l’allenatore livornese accetterà la sua offerta.
LIBERI TUTTI – Il dubbio, dopo un altro rinvio, è legittimo. Pareva che la cena di ieri sera fra tecnico e amministratore delegato fosse del genere «rivedersi e dirsi addio», invece i due si sono detti arrivederci a lunedì sera, quando andranno insieme ad Arcore per incontrare Berlusconi. La tesi del rinvio dovuto semplicemente a motivi organizzativi era dunque quella giusta: Berlusconi tornerà dalla Sardegna nel fine settimana e aspetterà gli ospiti nella sua villa di Arcore. Oggi Galliani partirà per la Georgia (stasera si gioca a Tbilisi la partita di addio al calcio di Kaladze), Allegri invece resterà oggi a sbrigare alcuni affari a Milano, poi partirà per Livorno. L’ultimo atto di questo romanzone è dunque posticipato alla prossima settimana.
ROSE GIALLOROSSE – Allegri ha passato la giornata giocando a nascondino. Lo aspettavano in sede, e lui era ancora con il figlio Giorgio. I giornalisti resistevano in via Turati in attesa del suo arrivo e lui andava direttamente a casa a Milano. Tutti cercavano lui e Galliani in giro per i ristoranti abituali, e una volta che sono stati avvistati al Consolare, i due sono scappati ridacchiando dal retro. Il Consolare è un ristorante portafortuna per Galliani: lì ha concluso l’affare Cassano e anche l’ingaggio di El Shaarawy. E’ in un angolo nascosto di Brera, e forse Galliani eAllegri si illudevano di non essere beccati.Ma una volta che si sono accorti che giornalisti e fotografi erano schierati fuori, sono scappati ridacchiando dal retro: si sono infilati in cucina e sono saliti su un’altra auto convocata da Galliani. La sua, con l’autista di sempre, era ancora parcheggiata davanti all’entrata. Alle 22.30, fuori restavano solo i cronisti stupiti, e un ambulante con un fascio di rose gialle e rosse che sperava di vendere a Galliani: meglio per lui che l’a.d. sia uscito dal retro….
POSIZIONI – La settimana era iniziata con il principio d’accordo tra il legale di Max, Paolo Rodella, e la dirigenza della Roma ma il tecnico non ha mai dato garanzie assolute, nella sua testa c’è sempre stata la priorità Milan. Così in silenzio Galliani ha potuto continuare a tessere la tela. Neanche l’intoppo del rinvio del vertice con Berlusconi ha fiaccato il livornese, e quest’atteggiamento ha rafforzato la sua posizione. In Sardegna il presidente è in tutt’altri pensieri. La questione dell’allenatore in questi giorni scivola nei suoi pensieri. Ciò spiega anche la presa di tempo: più che gli stessi dubbi legati alla candidatura alternativa di Seedorf.
INCOGNITE – Così l’a.d. sta facendo valere la sua linea pragmatica che punta sui risultati lusinghieri di questa gestione. Con questi presupposti il vertice di lunedì promette un approfondimento dei temi tecnico-tattici più che di quelli contrattuali. Allegri ha dimostrato con i fatti di non farne una questione economica: punta al rinnovo più che altro per dare un messaggio di fiducia a tutto il mondo rossonero, mala proprietà non sembra attratta dall’idea di un investimento significativo. Insomma, le incognite non mancano. Ma resta fondamentale il rapporto fiduciario tra il proprietario del club e il suo primoreferente tecnico. Gli equivoci non sono mancati e hanno rischiato d’incrinare i rapporti, ma il prossimo faccia a faccia appare decisivo. Il dato di fatto è che Allegri tiene a distanza la Roma, privilegiando il progetto rossonero. E la prossima cena, sì che sarà quella decisiva. Anche se gli indizi portano ad un lieto fine. Nonostante le cautele del caso.