(A. Pugliese) – La partenza era stata buona. Anzi, quasi perfetta. Con i giocatori della Roma a fare riscaldamento con addosso una maglia bianca con la scritta «AS Roma contro il razzismo». Un altro segnale voluto dal club di Trigoria (dopo il comunicato di inizio settimana) in risposta ai cori razzisti di domenica scorsa rivolti dai tifosi giallorossi a Mario Balotelli. Il prosieguo, però, è stato di tutt’altro tenore. Con la Curva Sud che se l’è ripresa ancora con l’attaccante delMilan, tornando a dedicargli cori razzisti e quegli ululati classici volti a simulare il verso delle scimmie. Gli stessi ululati intonati pure dalla curva dell’Inter quando, durante la gara con l’Udinese, il nome di Balotelli è apparso sul maxischermo di San Siro al momento del gol di SuperMario al Siena.
Gli insulti «Balotelli figlio di puttana. Buu, buu, buu», è il coro partito a Roma dalla Sud, memore di quanto successo domenica scorsa, quando l’arbitro Rocchi è stato costretto ad interrompere Milan-Roma per gli insulti razzisti rivolti nei suoi confronti dalla tifoseria giallorossa. Per quegli insulti, tra l’altro, la Roma è stata multata dalla Lega di 50 mila euro, cifra considerata quasi «irrisoria » dal presidente della Fifa Joseph Blatter. «Ho sempre detto che se fosse successo in campo non avrei fatto nulla – ha detto in settimana lo stesso Balotelli alla Cnn -Ora ho cambiato idea: se mi sarà rivolto un altro coro razzista, uscirò dal campo». Adesso bisognerà vedere come prenderà questo ulteriore episodio il presidente giallorosso Pallotta, da questa mattina in Italia e tra i primi a sdegnarsi dopo i fatti di Milano. Tanto da voler proprio quel comunicato di lunedì scorso, in cui la Roma si dissociava apertamente da ogni episodio razzista. Come la prenderà Balotelli, invece, è possibile intuirlo. E lo sdegno, probabilmente, verrà mostrato proprio in campo.