(A. Bocci/C. Laudisa) – Invito a cena: con o senza dessert? Silvio Berlusconi cosa ha preparato per Adriano Galliani e Max Allegri lunedì ad Arcore? Il confronto prevede il dolce di un rinnovo o l’amaro di un fragoroso addio? Gli indizi, nel caso Allegri, lasciano aperta ogni possibilità, anche se Berlusconi ha ancora bene in mente Seedorf sulla panchina del Milan. Il fatto però che il tecnico esonerando accompagni l’amministratore delegato Adriano Galliani a casa Berlusconi fa pensare che forse lo spiraglio è più che mai aperto. Se il padrone del Milan fosse stato ancora incrollabilmente deciso al cambio della guardia, e soprattutto troppo stizzito per le ultime scelte tattiche di Allegri per poter cambiare idea, forse non si sarebbe nemmeno curato di invitarlo a cena ad Arcore. Dove invece lunedì sera i tre si vedranno e decideranno se continuare insieme o dirsi addio.
Giocare d’azzardo Qualsiasi scelta è rischiosa, per tutti. Berlusconi potrebbe pentirsi subito di aver concesso ancora fiducia al tecnico con il quale non è mai sbocciato il feeling; Allegri potrebbe ritrovarsi dopo poche partite in balia delle onde berlusconiane; Galliani dovrebbe prepararsi a subire altri appunti e disappunti. Anche l’altro protagonista della vicenda, Clarence Seedorf, rischia più di qualcosa, perché potrebbe bruciarsi in fretta, vista la totale mancanza di esperienza e il carattere non esattamente flessibile. Ma tutti sembrano disposti a rischiare. Tutti, tranne Berlusconi. Che non ne ha bisogno, perché è il padrone, quindi alla fine decide lui.
Menu Nel menù della cena ci sarà il futuro del Milan. Berlusconi, furibondo dopo la partita di Siena, chiederà conto di alcune scelte considerate bislacche, e Allegri dovrà essere bravo a spiegare al presidente i dettagli che all’esterno non si vedono, e che lui solo e i suoi collaboratori (oltre a Galliani) possono conoscere. Più volte in queste tre stagioni Allegri si è mostrato molto sportivo, un vero incassatore dei colpi del presidente. Un talento che ha tenuto Ancelotti ancorato alla panchina del Milan per 8 stagioni, puntellato anche dai successi internazionali che ad Allegri mancano. Non è un caso che il punto più alto di intesa fra Berlusconi e Allegri sia stato raggiunto dopo la vittoria con il Barcellona a San Siro. Il tracollo del Camp Nou invece ha fatto a brandelli la tela, e dopo il sofferto terzo posto in campionato tocca a Galliani ricucire strappi e smagliature. L’ondata popolare di dissenso per la decisione presidenziale di licenziare Allegri potrebbe essere un buon motivo per tornare indietro, ma è non è detto che il presidente si lasci convincere, anche se le speranze di Galliani crescono.
Attese L’a.d ci proverà, perché fiuta la possibilità. La diplomazia a tavola spesso funziona, solo che lunedì comanderanno Berlusconi e i suoi cuochi, e Allegri e Galliani sperano di non tornare indietro ridotti come certi concorrenti di Masterchef. I due oggi sono a Londra per la finale di Champions, Berlusconi, saltata la gita da Putin, passerà il fine settimana fra Roma e Milano. La Roma resta alla finestra,ma pare spazientita. Il pokerista Allegri gioca sui nervi saldi.