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GAZZETTA DELLO SPORT Davvero mandare via tutti è la soluzione più giusta?

Baldini e Sabatini

(A.Catapano) – Ultime dal fronte romanista: Franco Baldini ha trascorso un’altra notte a Londra e oggi, se ne avrà voglia, tornerà a Roma. E sempre se gli garberà, farà un salto a Trigoria, ma non sappiamo se per restarci o fare gli scatoloni; Walter Sabatini sta ancora inseguendo Allegri, qualcuno lo segnala a Milano, qualcun altro giura di averlo visto a Livorno; Aurelio Andreazzoli si è rifugiato a Massa; Osvaldo ha smesso di dargli la caccia; il grosso dei calciatori ha preso il volo, verso le mete più lontane, dove non gli giunga l’eco degli improperi dei tifosi; loro, poveri diavoli, sono rimasti tutti qui, a rodersi il fegato per la gioia delle radio, che incassano i frutti del malcontento popolare e ne amplificano la rabbia, facendole toccare decibel mai uditi prima. «Ve ne dovete andare!», è la cosa più carina che si può ascoltare in queste ore in ogni angolo della città. Quante teste vogliono i tifosi per dare un’altra chance a Pallotta and friends? Abbiamo perso il conto. Insomma, è molto più del caos romanista cui eravamo abituati. È un vero delirio.

Sarà per questo che Massimiliano Allegri è diventato un moderno temporeggiatore?
Voi nei suoi panni che fareste? La Roma ha una pessima fama fuori dal Gra: proprietà lontana, conti in rosso, banca creditrice, manager tanti e confusi, giocatori che mangiano gli allenatori, tifosi che amano e odiano alla follia. In più, metteteci le pessime referenze che qualcuno tempestivamente gli ha fatto arrivare, ed ecco spiegate le riflessioni di Allegri. Il quale, forse, non ha nemmeno le spalle tanto larghe da affrontare tutto questo.

2 Anche perché verrebbe dal Milan, un altro mondo…
Esattamente. Il Milan è un modello di gestione, dove i dirigenti fanno i dirigenti e l’allenatore ha sempre le spalle coperte. Anche quando è stato umiliato da Berlusconi, Allegri ha potuto contare sempre sul pieno sostegno di Galliani. Alla Roma, le cose sono andate un po’ diversamente. Per informazioni, basta chiedere a tutti gli allenatori che sono passati di qua dopo Capello.

3 Quindi nemmeno Allegri sarebbe la scelta giusta?
Ha la credibilità e l’autorevolezza per imporsi. Ma se non avrà alle spalle una dirigenza autorevole che lo sostenga fino in fondo, anche lui rischierà la fine di Luis Enrique e Zeman. Il guaio è che senza dirigenti credibili e dotati di personalità, forse solo Mourinho riuscirebbe a sopravvivere a Trigoria.

4 Sta dicendo che Baldini e Sabatini non lo sono?
Non lo dico io, ma chi vive lo spogliatoio. Il guaio è proprio questo: che Baldini e Sabatini non siano percepiti come dirigenti autorevoli. Con qualche distinguo, però. Al primo vengono attribuiti pochi meriti, alcune scelte molto discutibili, tante incapacità. Al secondo si riconoscono le grandi doti di talent scout, ma forse dovrebbe limitarsi a quello, senza vestire i panni del direttore sportivo o del front man societario.

5 Allora hanno ragione i tifosi, bisogna cacciarli via!
È una soluzione, la più popolare, ma non è detto sia quella giusta. Intanto, per avviare una riorganizzazione societaria Pallotta potrebbe rimpiazzare il Ceo (sic!) Italo Zanzi, che a Trigoria molti definiscono quantomeno impreparato. Già così, la Roma americana diventerebbe un po’ più credibile. Anche agli occhi dei propri tesserati.

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