(A. Pugliese) – «Sinceramente, siamo fuori da tutto. E considerando come è andata finire, non trovo altre parole se non dire che è stata una stagione fallimentare».Simone Perrotta è lo specchio della sincerità, al contrario di chi ha cercato fino alla fine di far credere il contrario. E la sua chiusura con il giallorosso è di quelle che non avrebbe mai sognato. «C’è grandissima amarezza, il dolore più grande è non aver dato una gioia ai tifosi. È il momento peggiore da quando sto alla Roma, non doveva finire in questo modo: per la società, per il tecnico, per tante cose. Ma lo sport insegna anche a perdere, è la vita. E chissà che da una sconfitta come questa non possa nascere qualcosa di grande, come è successo ad esempio al Bayern Monaco».
Europa pesante Perrotta è tra quelli che ieri hanno vissuto la loro ultima partita in giallorosso, seppure dalla panchina. «Non abbiamo fatto una buona partita, quando la posta in palio è alta è facile che nascano gare così. Ho visto una squadra bloccata. E il fatto di essere arrivati sesti in campionato ci ha tolto sicurezza. E poi c’era in palio l’Europa, questo ci ha innervosito. L’auspicio, alla fine, è uno solo: che davvero da questa sconfitta possa nascere qualcosa di bello. Ripeto, ripenso al Bayern e sogno un finale così». Per ora c’è solo la finale di ieri, l’ennesima delusione di un fallimento senza fine.