(A.Catapano) – La paura del buio, che invita a nozze i violenti, e le esigenze della Nazionale, chiamata a preparare la Confederations Cup. I due macigni che hanno seppellito la richiesta del Codacons di modificare orario e/o data della finale di Coppa Italia — che dunque resta fissata alle 18 del 26 maggio — per consentire ai cittadini romani un regolare afflusso ai seggi elettorali.
STORIA CHIUSA? Per il presidente della III sezione quater del Tar Italo Riggio, «i cittadini restano liberi di scegliere gli orari più idonei per l’esercizio del loro diritto di voto nelle giornate di domenica 26 e lunedì 27 maggio». Anche perché il ripristino del derby alle 21 «osta con l’esigenza di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica — scrive Riggio — Il buio in precedenti occasioni ha favorito la realizzazione di azioni criminose mettendo in pericolo operatori di polizia e spettatori». Allo stesso modo — scrive ancora il Tar — «l’eventuale differimento della data verrebbe a interferire con l’attività della Nazionale di calcio allo stato già programmata». Il sindaco Alemanno, in piena campagna elettorale, plaude alla decisione del Tar. «Meglio così: a questo punto era opportuno non cambiare orario e data, Roma sarà in grado di superare la sfida della finale di Coppa e delle elezioni nello stesso giorno».
ALLA PROSSIMA PUNTATA Telenovela finita? Non è detto. Il Codacons dà appuntamento a martedì, quando il ricorso sarà discusso in sede collegiale. «Siamo convinti che il Tar cambierà atteggiamento di fronte al gravissimo rischio di annullamento delle elezioni», tuona il presidente Carlo Rienzi. Restate sintonizzati.