(C.Laudisa) – Quando Max cambia casacca è sempre una maratona. Sembra quasi una costante della sua carriera di allenatore. Indiscrezioni, polemiche, legali per il mezzo: il tecnico livornese è sempre conteso e combattuto.
Promozione Il primo grande caso nasce con il Sassuolo di Squinzi nell’anno della prima promozione in serie B. E’ la primavera del 2008 quando l’attuale presidente di Confindustria prova invano a riconfermarlo. Su di lui ha messo gli occhiMassimo Cellino che lo vincola per la stagione successiva con uno stipendio.da 200 mila euro. E’ una stagione con un avvio burrascoso, ma si chiude con un piazzamento da Europa League. Così Claudio Lotito si muove per il tecnico livornese e gli offre un contratto da 700 mila euro netti a stagione.
BlItz Lotito Ma l’assalto del presidente della Lazio viene respinto con decisione da Cellino, che vincola Allegri sino al 2011 con un adeguamento pari all’inserimento laziale. E siamo alla nuova puntata, quella più nota. Anche il Milan s’accorge di Max e nella primavera del 2010 va in onda un reality carico di toni drammatici. Silvio Berlusconi chiama Cellino e chiede di liberare l’allenatore, ma dal club rossonero non arrivano proposte economiche. Così iniziano le ripicche tra il presidente sardo e il suo tecnico emergente. Eppure Allegri gli propone di firmare in bianco la risoluzione, dandogli il pallino in mano. Ma serve a poco. l’irrigidimento è inevitabile.
La contesa A Cagliari deve sbarcare l’avvocato Paolo Rodella per sbrogliare la matassa e ottenere la concessione di Cellino. Ma devono passare delle settimane prima che il tribolato trasloco a Milano diventi realtà dopo un mese e passa di tira e molla. Approdato in rossonero, Allegri ottiene un biennale da 1,5 milioni netti. Poi, però, arriva lo scudetto e inizia la trattativa per il rinnovo che si protrae per mesi. Alla fine, però, il livornese ottiene l’adeguamento a 2,4 milioni di euro sino al 2014. Un’altra faticaccia, anche per i mugugni della proprietà: alle prese con una delicata stagione di tagli. No buoiaisslta E veniamo all’oggi. I tormenti in casa rossonera hanno indotto Allegri ad ascoltare l’offerta della Roma che gli propone un biennale da 3,5 milioni netti a stagione. Prima, però, aspetta di conoscere le scelte di Silvio Berlusconi. Dopodiché è probabile che chieda la risoluzione del contratto con i rossoneri. Ma è da escludere che s’impunti per una buonuscita. Non l’ha fatto in passato. Tantomeno ora. Del resto il rapporto con Galliani resta eccellente, sono da escludere fratture. Se sarà addio stavolta Max non vuole strascichi. Almeno per una volta.