(M.Cecchini) – Ormai è chiaro: è dai tempi di Lenin che si afferma come la rivoluzione non dorma mai. Figuriamoci possano esserci dei pisolini a Trigoria, dove Walter Sabatini, in puro stile Stakanov, vive il calcio con l’abnegazione di chi cerca un vaccino per i tumori o il segreto per la ripresa economica dell’Europa, anziché semplici pedatori di buone speranze. Ma tant’è. Ognuno dà alla vita le priorità che crede e nello stile che ritiene più opportuno. Stile ruvido, come raccontano gli agenti che ieri hanno avuto udienza nelle segrete stanze, dove si sono alternati sia quello di Marquinho (Rivelino junior), sia quelli di Rafael (Di Cesare e Paulo Alfonso).
RAFAEL: SI LIMA In questi intrecci brasiliani pare che per il primo si stia trattando il ritorno al Gremio, mentre per l’altro ingaggi e procure che definiscano l’approdo del portiere del Santos alla Roma. L’affare è ormai avanzato sulla base di circa 5 milioni, ma la definizione arriverà più avanti, visto che i giallorossi devono sistemare ben cinque situazioni riguardo i portieri. Se Lobont (in scadenza) ha virtualmente rinnovato, Stekelenburg è virtualmente in viaggio per la Premier League (pare Fulham) e Goicoechea virtualmente con la valigia in mano per il Sudamerica, sono da piazzare anche Curci e Julio Sergio. In ogni caso, uno dei due portieri che la Roma ha intenzione di comperare sarà Rafael, 23 anni, che piace molto a Sabatini.
KOKE & MARCOS ROCHA Cambiando reparto, per la trequarti piace Jorge Resurreccion Merodio, al secolo calcistico Koke, 21 anni, dell’Atletico Madrid, già approdato in tutte le Nazionali giovanili spagnole fino all’Under 23. Giocatore di sicuro più pronto, invece, èMarcos Rocha, 24 anni, difensore di fascia destra dell’Atletico Mineiro, che vanta anche una presenza nella Seleçao. Ma la concorrenza è tanta, e si chiama Borussia Dortmund, tant’è che la Roma potrebbe ripiegare sul baby Wallace, in prestito dal Chelsea.
GUIDOLIN & BIELSA Detto che che la Roma segue sempre Ilicic e intenderebbe regalare il cartellino a Taddei (in scadenza nel 2014) che però per andare via chiede una buonuscita proprio come ottenuto da Juan e Pizarro, il vero nodo di questi giorni riguarda l’allenatore. Sul preferito Mazzarri così come su Allegri potete leggere nelle pagine precedenti, ma in caso di doppio no il club giallorosso cerca di cautelarsi guardando altrove. In Italia è stato sondato Guidolin — che piace parecchio ma non intende mancare alla parola data al presidente Pozzo — mentre all’estero resta viva la pista Rijkaard (su cui però esistono dubbi sull’intensità degli allenamenti) e il grande amore per Bielsa, allenatore dell’Atletico Bilbao. Quest’ultimo è considerato un maestro e le perplessità riguardano solo la rapidità di adattamento al calcio italiano. Perché il messaggio che arriva da Boston è forte e chiaro: una terza annata flop non sarebbe più tollerata.