(M. Cecchini) – Scoprite la differenza. In temadi sport, la distanza tra l’America e l’Italietta ansiogena è tutta nel registro dei toni. Leggete e confrontate. «Quello che è accaduto domenica è terribile e inaccettabile— è scritto nel comunicato voluto in questa forma da James Pallotta dopo i “buu” razzisti a Balotelli, che hanno portato alla chiusura della Sud per un turno di campionato —. La Roma non considera i responsabili di tali fatti come suoi tifosi. Le azioni di questo gruppo ristretto sono detestabili e danneggiano la società e i nostri fedeli tifosi che rispettano le leggi. Non abbiamo ancora ricevuto un rapporto dettagliato dalla Lega o Figc,macontinueremo a lavorare con loro e con le forze dell’ordine per garantire che venga fatto tutto il possibile per identificare e bandire i responsabili dagli stadi di calcio».
Due anime Senza ambiguità, vero? Leggete adesso le dichiarazioni del d.s. Sabatini a Sky sullo stesso tema: «La Roma paga un dazio incredibilmente pesante. Noi non abbiamo mai fatto niente, pagheremo qualcosa di salato, perché è triste e deprimente che gli stadi siano parzialmente chiusi. È una cosa dura da affrontare per noi e per le società che vengono colpite. Tutta la solidarietà a Balotelli, speriamo che certe cose non debbano più accadere ».Come vedete, il tenore è molto diverso. Se vogliamo simile a quelle frasi a caldo del d.g. Baldini subito dopo il «fattaccio» di San Siro. Insomma, pare che avolte nella Roma ci siano due anime. Basti pensare al varo della «Away Card» e alle sue tristi ricadute.
Scanner e tv Insomma, l’impressione è che Pallotta non abbia timore di mettersi in urto con la tifoseria più becera. La sortita sugli scanner da utilizzare per non fare entrare negli stadi soggetti indesiderati è serissima. In America, ad esempio, esiste il Moris che, collegato con un normale i-Phone, permette alla polizia di scannerizzare un viso fino a un metro e mezzo e un occhio da 15 centimetri. Non solo. Il suo ceo Italo Zanzi, ad esempio, ha dato piena disponibilità alle forze dell’ordine di istallare nuove telecamere all’Olimpico e il club sta pensando anche di far firmare un codice etico ai tifosi che sottoscrivono gli abbonamenti.
Affondo Malagò Sul razzismo è intervenuto ieri anche Giovanni Malagò, presidente del Coni. «È un problema culturale, Non si tratta di interpretare in un modo o nell’altro il “buu”, un certo coro o slogan: tutto questo deve finire, in modo che non ci siano più interpretazioni diverse. Il derby? Non sono preoccupato perché penso sempre al buon senso della gente. Abbiamo gli occhi addosso. Se falliamo, ognuno si assume le proprie responsabilità». A cena con Baldini Tornando a Pallotta che— in attesa degli incontri istituzionali e a quelli per il nuovo stadio in programma a partire da oggi—ieri sera è andato a cena con i suoi dirigenti. Sempre delicata la posizione di Baldini che, sentendo sulla pelle il peso di risultati non all’altezza delle aspettative, viene descritto tormentato e non con le stesse motivazioni di pochi mesi fa. Pallotta aspetta chiarimenti o rilanci. Altrimenti potrebbe esserci un dolcissimo addio.