(M. Cecchini) – Francesco d’Assisi ammansiva i lupi e parlava agli uccelli (difficile però immaginare che fossero aquile). Per seguire le sue orme, può essere che papa Francesco da Buenos Aires tenti un’impresa quasi altrettanto temeraria: pacificare il derby. È questa l’ipotesi allo studio per la finale di Coppa Italia in programma il 26 maggio all’Olimpico, sfida considerata da bollino rosso per quanto riguarda l’ordine pubblico.
Delegazioni ristrette Proprio per tale ragione Roma e Lazio hanno ufficialmente inoltrato richiesta al Vaticano per far sì che due delegazioni dei club siano ricevute dal Pontefice pochi giorni prima della Stracittadina, lanciando così un forte messaggio di distensione alle tifoserie, visto che il rischio incidenti continua ad incombere. L’eventuale via libera vaticana è atteso a giorni,ma in ogni caso l’udienza sarà concessa a un numero assai ridotto di persone.
Spot congiunti Inutile dire che il possibile incontro col Papa — tra l’altro anche appassionato di calcio (è tifoso del San Lorenzo) — sarebbe il punto più alto di una strategia che vedrà anche altri momenti, coinvolgendo i giocatori delle due squadre sia in spot congiunti, sia in iniziative benefiche come «La Partita del Cuore». In fase di allestimento, poi, un «terzo tempo» per la squadra vincente che consentirà alle due tifoserie di uscire in momenti diversi. Oggi, poi, la Lega comunicherà le modalità di vendita dei biglietti per i diversi settori. Da decidere quanti saranno i posti che si perderanno per la creazione di zone cuscinetto. La forbice è ampia, visto che si va dai 3.000 ai 9.000 posti.