(Gazzetta dello Sport) – Giravano le scatole a parecchi, ieri sera dopo la sconfitta a Trieste. Giravano a Claudio Lotito, nervoso perché sperava nell’Europa League, e pure protagonista di un momento di tensione in tribuna con un tifoso. Giravano a Vladimir Petkovic, che prima dice «abbiamo mollato nel secondo tempo e non doveva succedere», poi fa sapere che «la ripresa è fissata martedì pomeriggio». Tutto normale? Non proprio: inizialmente era fissata per mercoledì, il giorno in meno è la conseguenza di una serata storta. E forse pure con un pizzico di scaramanzia, se è vero che anche prima del derby d’andata – quello vinto 3-2 – il tecnico aveva tolto il giorno di riposo alla squadra reduce dalla batosta di Catania.
FUTURO Le scatole, in definitiva, giravano alla Lazio tutta, che ha chiuso a 61 punti – uno in meno dello scorso campionato con Edy Reja, presente in tribuna – al settimo posto, scavalcata dalla Roma. Antipasto di derby. Ma Petkovic è sicuro: «Non credo che questo sorpasso possa incidere sulla Coppa Italia – dice -. Anzi: non ho dubbi, sono sicuro al 100% che vinceremo noi». È un manifesto di fiducia. Anche se poi la serata è andata storta: «Mi aspettavo una Lazio concentrata per 90’, avremmo dovuto dare tutto per vincere – ancora il tecnico -. L’abbiamo fatto per un tempo, poi nella ripresa abbiamo mollato, anche consapevoli del risultato dell’Udinese. La Lazio non è stata cattiva. Ma gli attributi li faremo vedere nel derby: questa squadra ha sempre dimostrato di sapersi rialzare». La Coppa è tutto: «Il mio futuro? Ora penso alla Roma. Poi ci saranno le vacanze. E dopo ancora si ricomincerà a lavorare». Poi con un sorriso si è fatto scappare: «Vediamo con chi…».
RIMPIANTO LEDESMA Alla finale di Coppa Italia pensa pure Cristian Ledesma. «Sarà una sfida unica, chi la vince entrerà nella storia, la dovremo affrontare nel migliore dei modi. Nei due match di campionato siamo stati superiori alla Roma, ma la prossima sarà tutta un’altra partita». La Lazio ci arriva con un k.o. imprevisto e meritato. «Non è vero che eravamo con la testa già al derby. Volevamo a tutti i costi vincere, a prescindere da quello che avrebbe fatto l’Udinese. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, poi nella ripresa ci siamo disuniti ed abbiamo agevolato i contropiede del Cagliari». Non è ancora tempo di bilanci. «Li faremo dopo la Coppa Italia, adesso non avrebbe senso. Certo, nella seconda parte del campionato il nostro rendimento è stato decisamente insufficiente».