(M.Cecchini) – Se uno sceneggiatore innamorato di calcio fosse sedotto dall’idea di un film sulla sua vita, probabilmente non potrebbe trovare uno snodo migliore per un finale intriso di malinconia.
Daniele De Rossi si avvicina al derby più importante della storia sapendo che, allo stesso tempo, potrebbe essere l’ultimo match da giocare con la maglia della Roma. Se dovesse essere un rito di passaggio, una cerimonia degli addii, difficilmente sarebbe possibile immaginare qualcosa di più intenso, tanto più che la partita arriva in una delle meno brillanti stagioni giocate dal centrocampista azzurro. Non a caso lo «zero» nella casella dei gol in stagione sembra un epitaffio da cancellare proprio in una notte in qualche modo storica.
Mourinho chiama Inutile nasconderlo, l’amore del popolo giallorosso per quello che doveva/dovrebbe essere il Capitan Futuro della loro storia si è un po’ affievolito. Adesso, l’ipotesi di cessione si fa sempre più aperta e non ci sono più sentori di sollevazioni del tifo come sarebbe successo fino a poco tempo fa. E allora spazio a una trattativa con il Chelsea che sarà presto di Mourinho, allenatore che ha sempre espresso la stima per Daniele facendogli arrivare lusinghe tramite amici comuni. L’offerta sarà tra i 12-15 milioni, cifra non «monstre » come quelle giunte a Trigoria fino a poco tempo fa, ma che consentirebbe alla Roma di risparmiare un ingaggio di circa 6milioni a stagione per un giocatore che a luglio compirà 30 anni.
Baldini & Zeman Nell’intervista-testamento rilasciata al Tg1, Franco Baldini ha parlato anche di De Rossi in termini di problematico affetto. «Il futuro di Daniele lo vedo con la Roma ma speriamo sia migliore. Il suo rendimento non è stato come ci aspettavamo, ha avuto problemi di relazione con Zeman e la sua stagione è stata tormentata anche dal punto di vista fisico. Un suo recupero anche al 70-80% farebbe la differenza per la Roma». Dal punto di vista dell’immagine, comunque, ancora la fa parecchio, tant’è vero che ieri era l’unico calciatore giallorosso all’incontro con il presidente Napolitano. «È stato un incontro piacevole—ha detto —, Napolitano si augura che sia una partita bella e leale, in campo e sulle tribune.Questa partita è importante per Roma e per il calcio affinché migliorino l’immagine. Noi abbiamo una grande responsabilità. Dal punto di vista campanilistico vogliamo vincere, èmolto importante,ma c’è grande responsabilità affinché non si surriscaldino gli animi, la tensione è alta e dobbiamo essere i primi a non esagerare. Vorrei che lamia città desse una grande prova di maturità. In passato è successo qualcosa di spiacevole nei derby ma anche in altre partite, non solo a Roma. Comunque sono fiducioso perché tanta gente vuole vincere e festeggiare, e lascerà armi e coltelli a casa. Sarà una grande festa e una grande prova di maturità». Il contorno migliore perché lui possa dire un addio che, in fondo, non sarà mai tale.