Sarà Roma-Lazio in finale di Coppa Italia, sarà un evento unico, qualcosa che la storia non ha mai visto, e forse non vedrà mai più. L’evento che ogni tifoso non credeva potesse realizzarsi, né nel più bel sogno né nel peggiore incubo. La partita che ogni calciatore attende con trepidante attesa. Dovrebbe, usiamo il condizionale, perché in questi giorni di tutto si è parlato tranne che di calcio giocato. Si è parlato di violenza, di scontri, di una città vicina a quella dipinta in ‘Romanzo Criminale’ più che in quella che ogni giorno viviamo noi romani.
Una città dipinta nel peggiore dei modi da chi dovrebbe difenderla e gestirla, da chi ha fallito la gestione di un derby di campionato e nasconde la sua inettitudine dietro eventi nefasti, che potevano essere evitati con la giusta attenzione, ai quali è stato dato più risalto del dovuto. Abbiamo raccolto le dichiarazioni più importanti rilasciate in questi giorni da politici, calciatori, uomini con spessore pubblico, più preoccupati del pericolo violenza, che non sappiamo quanto poi possa essere fondato, che a problemi ben più importanti o allo spettacolo che una gara unica come questa può trasmettere, le abbiamo analizzate, dandogli la nostra chiave di lettura, una nostra risposta civile a tutto questo allarmismo.
Terza puntata della nuova rubrica di GazzettaGialloRossa.it; dopo il Sindaco Gianni Alemanno e il difensore ex Genoa, Mimmo Criscito, è il turno di Clemente Mastella, uomo di politica che ha sentito il bisogno di esprimere anche la sua opinione.
MASTELLA:
“La difesa di Napoli e dei napoletani è più difficile, non vorrei che il mondo del calcio si fermi a Roma. Come è giusto che vengano colpiti i tifosi napoletani quando sbagliano, è altrettanto giusto che vengano colpiti i tifosi di altre squadre. Adesso vediamo cosa accade, non mi è piaciuto neanche il gesto di Totti”.
Potremmo parlare del passato e del presente del buon Mastella, ma a quel punto non basterebbe una sola rubrica, ma sarebbe più consono un libro. Tomo che non sarebbe nemmeno troppo completo, per via della molte pagine buie della vita del nostro caro esponente politico. ‘Capiamo’ la sua voglia di difendere Napoli: un campano cerca di difendere la sua terra, un po’ come noi romani facciamo con la nostra città. Ma difenderla ‘usando’ un paragone con Roma, che in poche occasioni si è macchiata come la succitata città, ci sembra troppo. Per cosa dovrebbe pagare Roma? Per attimi di follia di pochi, sulla civiltà di molti? Oppure, da ex Ministro della Giustizia, si ‘accontenta’ di un processo alle intenzioni?
Ma soprattutto, Mastella, ci dovrebbe spiegare perché metter in mezzo Totti? Capiamo che ormai questa sia una moda: ogni qualvolta una persona si sente ‘trascurata’ nomina il Capitano per godere di poche righe sul qualche quotidiano. Ma da uomo politico, quale dovrebbe essere, potrebbe evitare certe cadute di stile…Ah ma siamo in Italia, qui lui può nominare un calciatore per acquistare visibilità, e non preoccuparsi di quelli che sono i veri problemi di una nazione…
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A cura di Luca Fatiga