(U.Trani) – Il Chievo è salvo, anche se matematicamente ha ancora bisogno di fare un punto. La Roma ne deve conquistare per forza tre e su questo nessuno può avere dubbi a Trigoria: perché, per partecipare alla prossima Europa League, deve difendere il quinto posto, senza aspettare l’esito della finale di Coppa Italia contro la Lazio. Stasera all’Olimpico, nell’anticipo della terzultima giornata del torneo, Andreazzoli ha dunque come priorità solo il presente. Non può pensare al suo futuro che comunque ancora non è scritto e nemmeno al terzo derby stagionale. Ma a superare una squadra che ha il vanto di non aver subito gol dai giallorossi negli ultimi due incroci, sempre a Verona, un anno fa e nel dicembre scorso. Per vincere e non avere ulteriori rimpianti, la tentazione è il tridente pesante del miglior attacco del campionato (69 reti): Totti, con Osvaldo e Destro. E sarebbe la prima volta dall’inizio, per i due centravanti, con il nuovo allenatore. L’unico precedente, tra l’altro vicino, è poco esaltante: giocarono la ripresa della gara pareggiata contro il Pescara.
CENTO DI QUESTI GIORNI – Osvaldo, però, è un altro rispetto a qualche settimana fa. Ritrovati i gol che lo promuovono come miglior marcatore stagionale della Roma (16 in campionato e 1 in Coppa Italia: totale di 20 con i 3 in azzurro), sta ricostruendo il feeling con la tifoseria. La rete all’ultimo respiro al Franchi, dopo la tripletta al Siena, dovrebbe aver certificato la pace. L’italo-argentino, nella notte della centesima presenza in A che coincide con il trentennale del secondo scudetto giallorosso (presenti per la celebrazione cinque campioni d’Italia: Superchi, Righetti, Nela, Chierico e Faccini) vuole confermare il suo attaccamento alla Roma, a prescindere dall’interesse che gli manifestano altri club, in Italia (Fiorentina, Juve e Napoli) e all’estero (Tottenham). Da Firenze è tornato a petto in fuori e felice. Per l’abbraccio con la gente giallorossa e con le bimbe Vittoria e Maria Helena che vivono a Fiesole. «Ama le figlie» assicura l’ex compagna Elena Braccini. Verissimo.
IL RE DI COPPA E IL CAPITANO – Destro avrà il suo spazio. In panchina a Firenze, Mattia ha esultato vicino a Dani con il quale ha un gran bel rapporto. Ma il ventiduenne, 5 reti nelle 4 gare di Coppa Italia, vuole arrivare in forma al derby. Totti, invece, punta a interrompere il digiuno contro il Chievo che in trasferta raccoglie poco (12 sconfitte): Francesco non segna da un mese, ultima rete, su rigore, l’8 aprile nel derby. «Il prossimo per me vale come una finale di Champions. E’ merito di mia madre se sono la bandiera della Roma: ha scelto per me».
I CANDIDATI – Andreazzoli, con orgoglio, si tiene stretta la panchina. E i numeri lo aiutano: viaggia a una media di 2 punti a partita e la Roma ne ha sette in più di un anno fa. Pallotta è con lui, ma Baldini e Sabatini (ieri a Milano) aspettano risposte in questi giorni da Allegri, ancora legato al Milan, e da Mazzarri, pressato da De Laurentiis e al tempo stesso affascinato dal progetto giallorosso. Altri nomi sono solo di scorta, anche se ieri Montella è finito indirettamente tra i possibili sostituti di Andreazzoli. Per una frase criptica: «Ancora non so, devo parlare con la presidenza per mettere a punto il futuro».