(P. Liguori) – Una cosa Andreazzoli l’ha detta giusta: non posso essere un giorno un genio e il giorno dopo un somaro. Dalle stelle alle stalle , come sulle Montagne Russe del Luna Park. Da Trigoria, esce un giorno lo spiffero di cessioni di giocatori al massimo livello ( De Rossi, Osvaldo) per far quadrare i conti e il giorno dopo, come se niente fosse, si parla di ingaggiare allenatori dall’ingaggio favoloso. Qui non va fuori si testa solo il buon Aurelio, qui si mandano al manicomio i tifosi più affezionati. Va via Baldini? Non si sa. Intanto, Sabatini conquista pieni poteri. Tutto può succedere nella Roma di oggi: si vince a Firenze e si perde miserabilmente con il Chievo. Si dice che la squadra soffra le piccole società, noi lo speriamo, visto che stasera si gioca a S.Siro e domenica con il Napoli.
È una squadra lenta quando imposta il gioco De Rossi, perché Daniele quest’anno ha un passo lentissimo. È una squadra più incomprensibile che imprevedibile. E l’informazione non aiuta: troppo spesso registra tutto e il suo esatto contrario, senza sintesi, né critica. Sbaglierò, ma anche questa caccia a Allegri o Mazzarri puzza di sceicco. Non sarebbe più semplice cercare qualche giovane bravo e appassionato, per ricominciare? Pensate a Colantuono o Maran, pensate a Eusebio Di Francesco. Ricordate quando Montella sembrava troppo poco?