(S.Carina) – Oltre a vivere da protagonista assoluto il periodo probabilmente più bello degli 86 anni della Roma, Roberto Pruzzo era in campo anche nelle due delusioni più cocenti della storia giallorossa.
La sconfitta di domenica, si può equiparare a quelle con Liverpool e Lecce del 1986?
«La delusione per il tifoso può essere simile anche se in quei casi si giocava per traguardi diversi: Coppa Campioni e scudetto».
Come si riparte?
«Certamente con un po’ di calma perché in situazioni come queste si rischia di affrettare delle decisioni che magari fra un mese a mente più serena potresti valutare in maniera diversa».
A cosa si riferisce?
«Alla valutazione di certi calciatori che ora ti possono sembrare inadeguati e poi magari te li ritrovi l’anno prossimo a fare le fortune di altre squadre».
Parla di De Rossi?
«Sì, mi riferisco proprio a Daniele. So di essere impopolare ma la nuova Roma la farei ripartire proprio da lui. Non so però se sarà possibile. Il rapporto con la piazza mi sembra logoro».
E di Osvaldo cosa ne pensa?
«Ho saputo di quel messaggio che ha lasciato su internet. Era meglio se stava zitto. Detto questo anche Andreazzoli poteva risparmiarsi quanto ha detto. Hanno sbagliato entrambi. Venderlo per me sarebbe un errore: siamo sicuri che poi riusciresti a prenderne un altro del suo valore? Ha un carattere particolare ma se lo sai lo devi gestire».
Forse Zeman non aveva tutti i torti quando parlava di assenza di regole…
«Io il boemo lo conosco bene. Pensava che i suoi diktat potessero essere accettati dal gruppo. Così non è stato e la società come spesso accade ha preferito cambiare una persona anziché 20 calciatori. E’ stato un grande peccato. Sono ancora convinto che fosse l’uomo giusto».
Tema-allenatore: lei aspetterebbe Allegri?
«Sì, anche perché altrimenti sarebbe un bel caos. Tra l’altro lui ha sempre parlato bene della rosa della Roma, quindi verrebbe volentieri. Se dovesse rimanere al Milan mi auguro che un dirigente esperto come Baldini si sia preparato una pista d’atterraggio. Altrimenti sono guai».
Se non arrivasse Allegri, chi le piacerebbe vedere sulla panchina?
«I nomi non li faccio perché non so chi stiano monitorando. Però se cerchi Mazzarri e Allegri poi ti devi presentare con un nome importante, altrimenti saresti nuovamente nel mirino della critica»
A proposito: lei confermerebbe la fiducia alla dirigenza?
«Baldini e Sabatini hanno commesso evidentemente molti errori. Io sono amico di Franco ma diverse valutazioni le ha sbagliate. Da qui però a dire che è una persona poco competente o che non conosce il calcio ce ne corre. Dovranno guardarsi in faccia e decidere».
Come giudica la rosa della Roma?
«Sopravvalutata. Anche se non sono convinto che sia tutto da buttare come si sente in giro, visto che ci sono anche buoni calciatori, molti però sono stati fatti passare troppo presto per fenomeni. Un grave errore».