(P.Liguori) – Quattro partite decisive, per un bilancio finale. Quello che è stato, è stato, ma quello che ci aspetta farà la differenza. Ed è una strada tutta in salita, con la pendenza in aumento costante. Questa sera con il Chievo è necessario vincere, per guardare a Milano, dove ci aspetta un allenatore che potrebbe venire a Roma. Il condizionale è obbligatorio perché, se taglia tutti i traguardi, il Sor Aurelio ha i suoi diritti e non sarà facile metterlo da parte. La vittoria di Firenze ha definitivamente consacrato Osvaldo e oggi è difficile fare mercato con lui. Tanto più se i risparmi dovessero essere investiti su un allenatore costoso.
Per i tifosi, il valzer dei centravanti è affascinante e complicato. Perché assieme ad Osvaldo c’è Destro e dietro di loro addirittura Borriello, che fino a pochi mesi fa non entusiasmava nessuno, ma sul finale si sta mostrando quello del primo Genoa. Il mercato sarà un bel banco di prova, ma intanto bisogna ancora giocare (e vincere) per vedere l’Europa. E a centrocampo e in difesa spesso si gioca in emergenza. Per fortuna, il risultato di Firenze ha messo la squadra giallorossa in buona posizione per prendere la rincorsa. Ma se con il Chievo il problema sarà soprattutto segnare, a Milano il discorso sarà diverso.