(U.Trani) – I cori si sentono chiari. Contro Balotelli. E come al solito sulla pelle nera. Due ragazzini, nascosti dietro la siepe di Coverciano, insultano SuperMario. Ma è solo la continuazione di quanto accadde alla stazione di Campo di Marte di Firenze la sera di Siena-Milan, il 19 maggio. Sono offese al milanista e non di stampo razzista. Tant’è vero che nessun dirigente federale denuncia l’accaduto, anche perché i primi insulti sono all’ex capitano della Fiorentina, ora rossonero, Montolivo.
Come si glissa sullo striscione arrotolato all’ingresso del centro sportivo: a quanto pare anche su quello l’obiettivo era il Milan per il terzo posto tolto alla Fiorentina. «Come abbiamo fatto prima dell’Europeo, parleremo con Balotelli e la squadra affrontando gli argomenti scomodi» chiarisce Prandelli che vorrebbe parlare d’altro nel giorno in cui Firenze, su iniziativa del sindaco Renzi, lo fa cittadino onorario. «Dopo otto anni, sono un po’ fiorentino». Vuole concentrazione sulla gara con la Repubblica Ceca, il 7 giugno, e ricorda la distanza che separa il nostro calcio da quello dei club continentali: «Hanno più qualità negli interpreti. Noi siamo ai sassi sui pullman». Esalta il piccolo Sau: «Sa adattarsi a vari moduli e vede la porta».