(U. Trani) – L’ultima notte di campionato è più dolce del previsto per la Roma. Battendo il Napoli, 2 a 1, sorpassa la Lazio in classifica, e chiude al sesto posto un punto sopra ai biancocelesti: dopo due anni la capitale è sua. Ma ora c’è il derby che conta di per sè e per l’Europa League. Chi lo sbaglia, perde quello e la partecipazione alle coppe europee. Intanto schiaffo a Mazzarri che, tentennando, non aiuta il club giallorosso: pochi fischi per il tecnico di San Vincenzo. Più però al rivale che al candidato.
LA GRANDE ATTESA
La Sud, all’inizio della sfida, avverte tutti con uno striscione eloquente: dopo un’altra stagione con l’amaro in bocca l’unico imperativo è vincere la coppa. La stessa curva applaude poi quella opposta. Perché la Nord è ancora più chiara: 26-5-13 vincete o scappate. Il pensiero, insomma, è solo per la finale contro la Lazio di domenica prossima. Si aspetta, però, anche il nuovo allenatore. Andreazzoli prende tanti fischi quando lo speaker dello stadio annuncia le formazioni: lui è sotto contratto, conquista 3 punti più di Zeman (contro le stesse 15 avversarie), ma non può certo restare. In corsa rimane Allegri che, a ottobre, era la prima scelta e ultimamente era stato superato da Mazzarri. Adesso torna d’attualità, anche se con il Milan, al fotofinish, si piazza terzo. E Galliani, al momento, lo conferma.
L’ADDIO DI WALTER
Mazzarri, dopo quattro stagioni e quattro qualificazioni in Europa, siede per l’ultima volta sulla panchina del Napoli. Il divorzio diventa ufficiale nella pancia dell’Olimpico a fine gara. Per ora si prende una pausa di riflessione. Deve scegliere il nuovo club. Teoricamente c’è anche la Roma che, a quanto pare, non lo convince a 360 gradi. Si ipotizza che voglia conoscere Pallotta prima di dare una risposta. Ha un’offerta interessante dalla Russia: l’Anzhi di Eto’o. Ma non è da escludere l’Inter di Moratti. Oppure che resti fermo. De Laurentiis volerà in settimana a Londra per parlare con Benitez, tecnico del Chelsea che piace anche a Sabatini.
IL TURNOVER PER LA LAZIO
Andreazzoli fa la rotazione per preservare alcuni titolari in vista del derby: oltre allo squalificato Totti, non convoca Marquinhos, Balzaretti e De Rossi, lascia in panchina Florenzi e Osvaldo. Nel 4-2-3-1, Tachtsidis fa il regista, Dodò e Marquinho si allineano a sinistra e Destro è il centravanti. Si fa male subito Pandev, caviglia destra dopo scontro con Buridisso, Pjanic calcia bene una punizione alzata in angolo da Rosati, Cavani si pappa un gol, Destro prende il palo nel recupero e Cannavaro salva sulla linea anche la sua replica. La Roma passa nella ripresa: Castan per Lamela, stop di petto dell’argentino e destro dal limite di Marquinho per l’1 a 0 al secondo minuto. Al tredicesimo Destro salta Rolando e di sinistro firma il 2 a 0, anche per la gaffe di Rosati. Si scalda il Re di Coppa: 11 gol (12 stagionali, compreso quello con la nazionale), 5 nella competizione che deve ancora finire. Il capocannoniere Cavani, ringraziando Lobont che respinge male, segna la sua rete numero 29 del torneo (38 comprese le coppe). Alla Sud non basta il sorpasso: due anni di delusioni, fuori i c…