(U. Trani) – Pallotta vota Andreazzoli: per i risultati ottenuti pur entrando in corsa (media da Champions, 2 punti a partita e qualificazione per la finale di Coppa Italia) e per il rispetto del bilancio (c’è sotto contratto Zeman per un’altra stagione e offrire un ingaggio robusto a un nuovo tecnico graverebbe sui conti). Ma il parere del presidente non può bastare per la conferma dell’attuale tecnico. Baldini e Sabatini spingono per cambiare e in queste ore decideranno come. Ancora non sono convinti sui nomi e nemmeno in sintonia tra loro.
IL DUELLO A DISTANZA
Allegri rischia il sorpasso di Mazzarri per tre motivi: 1) per la gestione della vicenda da parte del Milan che infastidisce la Roma: fa filtrare la preoccupazione di perdere l’allenatore livornese per poter convincere Berlusconi a rinnovargli il contratto; 2) per l’indecisione dello stesso tecnico; 3) per la compattezza dello spogliatoio rossonero che è apertamente schierato con Max: ieri pomeriggio, dopo la gara con il Torino, si è esposto pure Balotelli(“Con lui mi trovo da Dio, per me deve restare”). Allegri per ora si limita a dire: «Ho ancora un anno di contratto. Se però non rimarrò al Milan, me andrò al mare… Non a Napoli. A Livorno, a casa mia. La Roma ha Andreazzoli che sta facendo molto bene, sta mantenendo una media punti impressionante. La sfida di domenica non avrà alcun sapore particolare». Mazzarri sta subendo il fascino della Roma e il pressing di De Laurentiis. Al tecnico di San Vincenzo piace il progetto giallorosso, più chiaro di quello partenopeo. Ma la differenza può farla la proposta economica: a 3 milioni e mezzo il management di Pallotta non arriverà. In queste ore sta valutando quale cifra è possibile investire per l’allenatore. Mazzarri aspetta di sapere, anche se nelle prossime ore dorebbe vedere il presidente del Napoli. Outsider per la panchina giallorssa: Di Francesco che oggi può salire in A con il Sassuolo.