(V. Vercillo) – «Vietato perdere la finale». Il monito dei tifosi della Roma non ha bisogno di tante spiegazioni. È lì, fuori dalle mura di Trigoria. Lì dove ogni giocatore prima, durante e dopo l’allenamento può leggerlo. Quegli stessi giocatori che in una sola notte sono passati dall’«utopia» Champions a un inferno chiamato settimo posto, di nuovo sotto all’Udinese, di nuovo agganciati dalla Lazio. E di nuovo fuori dall’Europa. «Capitano, vice, Florenzi e Romagnoli sapete di cosa si parla. Col coraggio della Roma Campione, lo dice anche la storia. Massimo impegno siamo i più forti» si legge ancora sullo striscione al Fulvio Bernardini. Parole che rappresentano non tanto rabbia e delusione per l’ennesima occasione persa, ma la speranza per un’impresa (perché ora come ora di questo si tratta) capace di cancellare, almeno nel cuore dei tifosi, la mediocrità di un’intera stagione.
Ad Andreazzoli la sconfitta contro il Chievo non è andata giù. Tantomeno le inevitabili critiche che ne sono conseguite, e le sue parole rilasciate durante l’As Roma Sponsor Workshop, tenuto ieri a Trigoria, lo dimostrano: «Lunedì ero un fenomeno, martedì sera ero un coglione. Ho un’età che mi consente di essere a conoscenza che le cose sono in una certa maniera. I complimenti fanno sempre piacere, inutile nasconderlo, come i dissensi infastidiscono. Però credo che ci siamo creati una scorza che ci dà la possibilità di essere autodifesi da questi problemi. Questo sarà un derby particolare, un evento planetario. Non oso immaginare quella settimana». Ma al 26 maggio mancano ancora 16 giorni, e ora l’ostacolo della Roma si chiama Milan. Davanti a Sabatini e tutti i partners commerciali della società, Andreazzoli ha diretto un allenamento concentrato sulla tattica e terminato con una partitella, in cui a gran voce ha imposto ai suoi di restare concentrati. Il tecnico ha ripescato il 4-2-3-1, con la coppia Castan-Marquinhos al centro della difesa. Ad accomodarsi in panchina, perciò, sembra destinato Nicolas Burdisso. Sulla trequarti, invece, provati insieme Totti, Florenzi e Taddei, alle spalle dell’unica punta Mattia Destro. L’ex Crotone ha interrotto la seduta anzitempo: nessun allarmismo, era già tutto programmato. Assente alla partitella invece Miralem Pjanic: la caviglia gli dà ancora fastidio, ma da Trigoria trapela ottimismo.
Per il Milan recupererà. De Rossi, Balzaretti e Torosidis hanno svolto fisioterapia e palestra. Ancora problemi alla caviglia destra per il numero 16 giallorosso, mentre il terzino ex Palermo ha un fastidio al polpaccio da circa due giorni. Il greco è in netta ripresa dalla botta ricevuta a Firenze, e già oggi tornerà ad allenarsi con il gruppo. Out dal campo anche Romagnoli, a causa di una lombalgia, mentre Stekelenburg continua a correre, con l’obiettivo di rientrare per l’ultima di campionato con il Napoli. In attacco è ancora rebus. Osvaldo o Destro? Il numero 9 si è fatto notare in partitella con un gran gol, mentre l’ex Siena è apparso ancora un po’ in ritardo di condizione. Ma contro il Chievo è stato in grado di garantire maggiori sicurezze rispetto all’italo-argentino. L’ultima parola spetterà ad Andreazzoli. Sulla trequarti, spazio a Totti, Florenzi e Lamela.
Nel frattempo, si pensa già al futuro. Il direttore marketing Christoph Winterling durante l’As Roma Sponsor Workshop ha chiarito:«Quest’estate non ci sarà la tournée in Asia come avevamo programmato, l’incertezza della finale di Coppa Italia ci ha impedito di organizzarci. Ma dall’anno prossimo ci alterneremo tra Stati Uniti e Asia».
PAPA FRANCESCO Il 22 maggio, intanto, le due società dovrebbero essere ricevute in udienza da Papa Francesco. Secondo quanto riportato ieri dall’Ansa manca solo l’ufficialità, ma per la Roma in Vaticano dovrebbero andare il presidente Pallotta, il Ceo Zanzi, Aurelio Andreazzoli.