(L.Pelosi/V.Meta) – L’avventura di Aurelio Andreazzoli sulla panchina giallorossa si è conclusa ieri sera a Trigoria, quando Walter Sabatini gli ha comunicato quello che il tecnico aveva intuito già da qualche giorno, vale a dire che il prossimo anno non sarà lui l’allenatore della Roma e che la società intende annunciare presto il nome del suo successore. Andreazzoli resterà comunque a lavorare a Trigoria e probabilmente sarà il vice di Allegri (o chi per lui). Con il direttore sportivo si è anche fatto un punto a uso del futuro allenatore, stilando una sorta di scheda tecnica della rosa attuale.
Eppure le ultime parole di Andreazzoli da allenatore della Roma non riguardavano la mediapunti, ma Osvaldo. Presente al circolo Canottieri Aniene, dove gli è stato consegnato il premio dell’Ussi (Unione Stampa Sportiva Italiana), l’ormai ex tecnico della Roma è stato interpellato sul gesto di Osvaldo, che nel post-partita del derby lo ha insultato, rifiutandosi di partecipare alla premiazione. «Non è nuovo a questi atteggiamenti a telecamere accese, poi poi nel privato ha comportamenti un po’ piagnucolosi – ha detto il tecnico – E’ un problema suo, non mio. Sono comportamenti che derivano da un calciatore che rappresenta anche l’ambito della Nazionale, dove etica e giusti comportamenti sono capisaldi da perseguire, ma ripeto, è un problema suo». E pensare che poco più di un mese fa il tecnico in conferenza stampa disse che su Osvaldo le situazioni venivano «ingigantite» e che «la realtà che conosciamo noi nello spogliatoio è totalmente diversa», oltre a ricordare che «certe cose devono rimanere in famiglia».
Ieri non sono rimaste in una famiglia che non è più tale, visto che né lui né l’attaccante saranno nella Roma della prossima stagione. Lo si capisce anche dalla reazione di Osvaldo, che su twitter ha scritto: «…Facevi più bella figura se ammettevi di essere un incapace.. Vai a festeggiare con quelli della Lazio va…» L’attaccante non fa mai il nome di Andreazzoli, ma il riferimento a lui è abbastanza chiaro. Peraltro il tecnico non stava certo festeggiando, ma ai premi Ussi c’erano anche Hernanes e Petkovic.
«L’amarezza della nottata non ha portato via nulla – ha proseguito Andreazzoli – Tutto è rimasto della gara di ieri sera e ci vorrà un po’ di tempo per digerire una situazione che non era la migliore delle ipotesi in preventivo. Non sono deluso dall’impegno profuso, potevamo fare senz’altro meglio sotto l’aspetto tecnico». Poi, al momento della premiazione, ha aggiunto che «non sono solo i successi che gratificano, ma anche i riconoscimenti a livello personale. Come diceva Petkovic il tipo di gara di ieri sera è stata bruttissima sotto tutti i punti di vista. Onore a loro, la Roma dovrà far tesoro di quello che è successo ieri sera e cercare di risollevarsi, ma sicuramente lo farà. Io ho ancora tre anni di contratto, sto nella condizione migliore, parleremo del futuro ma ora aspettiamo».Nel pomeriggio si è poi incontrato con Franco Baldini per decidere il suo futuro, che sarà ancora nella Roma. Presente al Canottieri Aniene anche il presidente del Coni e dello stesso circolo, Giovanni Malagò. «E’ andata male da tifoso – ha detto -. A Totti ho detto “questa non l’avevamo ancora vista, ma supereremo anche questa”».