(D. Galli) – «Vogliamo vincere, è molto importante. Ma noi abbiamo una grande responsabilità».Quella di vincere? Yes, of course. Ma anche un’altra. «Ce l’abbiamo affinché non si surriscaldino gli animi. La tensione è alta e dobbiamo essere noi i primi a non esagerare». Predica calma il romanista che più di tutti – ex aequo con Totti – sa cosa sia il derby e quanta tensione agonistica (chiamiamola così) trasmetta. Daniele De Rossi cerca di smorzare i toni, pur sapendo benissimo che per la squadra, quindi anche per il calciatore De Rossi, questa finale di Coppitalia è una specie di ultima spiaggia della stagione, mentre per i tifosi, quindi anche per il romanista Daniele, questa non è affatto una partita. È molto, ma molto di più. È una pagina di storia.
De Rossi commenta l’incontro con Napolitano, al Quirinale. «È stato piacevole. Il Presidente si augura che sia una partita bella e leale anche sugli spalti. Ha parlato della situazione in generale del calcio italiano e questa gara è importante per Roma e per il calcio affinché ne migliorino l’immagine. Non so di chi sia tifoso, è stato neutrale. Noi abbiamo una grande responsabilità. Dal punto di vista campanilistico vogliamo vincere, è molto importante. C’è grande responsabilità affinché non si surriscaldino gli animi, la tensione è alta e dobbiamo essere i primi a non esagerare. Vorrei che la mia città desse una grande prova di maturità. È successo qualcosa di spiacevole nei derby ma anche in altre partite, non solo a Roma. Sono fiducioso perché tanta gente vuole sperare di vincere e festeggiare e lascerà armi e coltelli a casa. Sarà una grande festa, soprattutto per chi vincerà. E sarà una grande prova di maturità».
Nei giorni scorsi c’è chi ha ricordato come De Rossi non abbia ancora fatto gol, quest’anno. C’è chi ha sottolineato come questa storia della casella zero possa pesargli e che magari potrebbe sbloccarsi proprio adesso, contro la Lazio. Le ha segnato una sola volta in carriera.Potrebbe, ma non certo per se stesso. No, De Rossi potrebbe, vorrebbe sbloccarsi perché come Totti avverte il senso più vero e profondo delVentiseiMaggio2013. Scritto così, tutto attaccato. Non il viatico per l’Europa: un appuntamento con la leggenda. La sua appartenenza a questi colori è la sua forza. E forse è anche uno dei motivi per cui Baldini ieri lo ha blindato: «Il suo futuro è con la Roma. Spero migliore, perché non è stata la sua miglior stagione. Direi tormentata. Ma recuperandolo, ci darà quel tipo di aggressività e voglia che quest’anno ci è mancata». La sua storia di Coppa non è infelice, è stato freddo nell’occasione più importante, quando la Coppa era Super, quando c’era da tirare un rigore alla Scala. De Rossi sa cosa significa alzare la Coppitalia, l’ha visto fare da bambino, uno sciame di capelli biondi in testa e addosso la maglia Barilla. Poi l’ha alzata lui. Questa Coppa ce l’ha nell’anima. Questa Coppa è la sua anima. Questa Coppa passerà per i suoi piedi. Segnatevelo nel cuore, quando l’urlo s’alzerà.