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IL ROMANISTA Fu e sarà Mattia l’uomo dei sogni

Destro Marquinhos

(D. Galli) – Ha fatto go’ sempre, tutte le volte, ogni partita, alle 21 e alle 20.45, agli ottavi, ai quarti, in semifinale all’andata e in semifinale al ritorno. Ha segnato all’Atalanta a Bergamo, alla Fiorentina a Firenze, all’Inter all’Olimpico e all’Inter a San Siro.Ci ha preso per mano, ci ha portato in finale, adesso gli manca l’ultimo step. L’ultimo go’. Decisamente, in questo pomeriggio di un giorno da cani per i cuori sani – gli infartuati hanno un alibi buono – potrebbe essere Mattia Destro l’uomo dei sogni, la nostra speranza non tanto in un futuro migliore, quanto in una notte senza sonno, d’ubriacature, inni alla gioia e alla Roma, dall’insonnia d’ansia all’insonnia d’amore.

È ufficiale, una partita così Destro non l’ha mai giocata. S’è affacciato da poco nel calcio che conta, ha vestito le maglie del Genoa e del Siena, il massimo dell’orgasmo è stato un Viareggio con l’Inter cinque anni fa. Niente, zero in confronto a quello che l’attende oggi, all’evento degli eventi. Andreazzoli potrebbe optare anche su Osvaldo, certo, in fondo si tratta di scegliere tra due grandi calciatori. Ma c’è più di qualche indizio che dovrebbe spingere Aurelio a puntare su Destro. Primo, è l’asso di Coppa. Ha segnato in ogni turno, s’è ripreso alla grande dall’infortunio al menisco, sta concludendo la stagione al top della forma, mentre Daniel è sembrato un po’ appannato. Però non solo.

Ad eccezione della Coppa Italia, fino a Roma-Napoli Destro aveva segnato esclusivamente a squadre del livello della Lazio, per storia: quelle che vantano innumerevoli partecipazione al campionato di Serie B. Al Pescara all’andata e al ritorno, al Palermo, al Siena. Le idee ce l’ha chiare. Chiarissime. «Noi e Andreazzoli e tutti i tecnici stiamo pensando solo alla finale di Coppa Italia. Quella contro il Napoli era una partita da vincere. Quella di domenica prossima (oggi, ovviamente, ndr) ancora di più. E servirà anche una settimana perfetta. Dobbiamo prepararci nel modo migliore. Saranno giorni intensi, terribili sotto un certo punto di vista». Sotto un certo punto di vista? Sotto tutti i punti di vista.

Destro è romanista per contratto e giustamente non può immaginare cosa voglia dire questo vero conto alla rovescia per chi romanisti lo è per Dna. Per chi ha pianto per questa maglia, per chi s’è visto sfilare coppe e scippare scudetti, per chi per seguirla ovunque nel mondo ha sacrificato soldi e rinnegato amori profani, per chi c’è sempre stata e ci sarà sempre l’As Roma, l’unica compagna alla quale dover restare fedeli, perché l’infedeltà sarebbe contro natura, un atto contro dio, contro le leggi che governano questo nostro universo di novanta minuti, stagioni, coppe e campioni. Per chi spera che un giorno possa dire: sì, il 26 maggio 2013 il fu Mattia che…

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