(V. Meta) – Fine dei giochi. C’era un vento freddo a sospirare sull’ultima rifinitura della Roma, prova generale della partita che potrebbe dare all’intera stagione un senso tutto diverso. E allora concentrazione massima per tutti, a cominciare da Andreazzoli, che proprio dalla rifinitura aspettava le indicazioni per sciogliere gli ultimi dubbi riguardo alla formazione da mandare in campo questa sera. Dubbi di uomini più che di modulo, perché il 4-2-3-1 non è in discussione, e concentrati prevalentemente a centrocampo, il reparto che dopo due settimane ritrova il suo leader. Daniele De Rossi avrebbe potuto stringere i denti e giocare già una settimana fa contro il Napoli, se non l’ha fatto è stato solo perché l’obiettivo suo e dello staff era arrivare al meglio alla sfida più importante di tutte, quella in cui «se segno, me ricoverano», come ha detto una decina di giorni fa. Il dolore alla solita caviglia è ormai definitivamente alle spalle e la condizione, a giudicare da quanto visto in rifinitura, c’è ed è anche buona.
Ha voglia di giocare, De Rossi, primo a partire in ogni esercizio, sorridente fino all’ingresso in campo, serissimo al momento di mettersi al lavoro. Stasera si riprenderà il suo posto in mediana e, salvo ripensamenti dell’ultimo momento, avrà accanto Micheal Bradley, in assoluto il giocatore apparso più in forma in quest’ultimo periodo. Migliore in campo domenica contro il Napoli, lo statunitense è favorito su Miralem Pjanic,che domenica scorsa ha giocato sulla trequarti ma senza incidere e mostrando qualche sintomo di un debito d’ossigeno. La classe del bosniaco non si discute, ma in una partita come questa e contro una squadra come la Lazio, è probabile che alla fine nelle scelte prevalga il criterio di far giocare chi sta meglio. E al momento chi sta meglio è Bradley. Altro dubbio il terzo posto a sinistra nella linea di trequarti, con i primi due già in mano a Lamela e Totti. Qui i concorrenti sono Marquinho e Florenzi, che insieme a Destro solo ieri è rientrato dal ritiro dell’Under 21.
Il brasiliano ha qualche chance in più, anche perché Alessandro ha dimostrato di essere prezioso anche a partita in corso. Terzo ballottaggio, quello per il ruolo di centravanti. Potrebbe essere la grande occasione per Mattia Destro, l’uomo che con i suoi gol ha portato la Roma a giocarsi questa finale segnando in tutte le partite di Coppa Italia (una volta con Atalanta e Fiorentina, due con l’Inter, prima e dopo l’infortunio). Come Florenzi, ha passato la settimana fra Roma e Milanello, contro il Napoli ha segnato la rete che ha portato a sei il conto in campionato ed è pronto per quella che fin qui è la partita più importante della sua carriera. Solo che per giocarla c’è da battere la concorrenza di Osvaldo, che invece la Coppa Italia l’ha guardata più da casa che dal campo, viste le tre giornate rifilategli dopo la gomitata a Matheu negli ottavi contro l’Atalanta. Il dubbio verrà sciolto all’ultimo, ma la sensazione è che possa spuntarla Mattia. Più facile il discorso difesa, dove Marquinhos sarà confermato terzino destro, con Burdisso e Castan al centro e Balzaretti, al rientro dopo due settimane di stop per infortunio, sulla fascia sinistra.