(V. Meta) – Roma-Milano, andata, ritorno e intermezzo di mercato con cena. Sono tanti i fili che si intrecciano alla traiettoria che lega Trigoria ad Appiano Gentile e tutti ancora da dipanare. Il più difficile da sciogliere riguarda il futuro di Alessandro Florenzi e Miralem Pjanic, centrocampisti con caratteristiche diverse ma accomunati dal fatto di piacere tanto all’allenatore dell’Inter. Che nonostante la batosta casalinga contro l’Udinese, sarà ancora Andrea Stramaccioni, salvo auto-smentita del presidente Moratti.
Per la Roma significherebbe avere una concorrente in meno sul fronte Mazzarri e magari un’interlocutrice in più su quello del mercato. In via Turati sanno che dopo una stagione fallimentare come quella appena terminata, ci sarà da operare una ricostruzione in quasi tutte le zone del campo, a cominciare proprio dal centrocampo, il reparto più in difficoltà fra infortuni e raggiunti limiti di età. Il feeling fra Stramaccioni e Florenzi è storia di vecchia data, risale addirittura ai tempi degli Allievi Nazionali, quando il tecnico lo trasformò da trequartista in regista con i risultati che si sarebbero visti in Primavera.
I due sono rimasti in contatto e lunedì scorso, al termine della giornata libera che alcuni giocatori della Roma hanno trascorso trattenendosi a Milano dopo la partita con il Milan, hanno cenato insieme. Si è parlato di passato e anche di futuro, perché l’idea di ritrovarsi piace molto a Stramaccioni e non dispiace neanche a Florenzi, che però non ha alcun motivo per lasciare Roma, a maggior ragione dopo una stagione in cui è stato fra i pochi a garantire una certa costanza di rendimento e che l’ha visto guadagnarsi in breve tempo l’affetto e la stima dei tifosi.
Certo all’Inter ritroverebbe l’antico maestro, ma ha rinnovato a inizio stagione, Roma e Trigoria sono casa sua e l’ipotesi di lasciarle potrebbe essere presa in considerazione soltanto qualora la stessa società prospettasse una cessione. Ipotesi molto difficile, come anche per Miralem Pjanic, altro giocatore che piace all’Inter ma per il quale da Trigoria ascolterebbero proposte a partire da una base d’asta piuttosto alta. E ascoltare non vuol certo dire accettare, anche nel caso in cui l’offerta comprendesse entrambi i giocatori.