(A.Serafini) Tutte le strade sono pronte a condurlo a Roma. Sembra essersene convinto ormai anche Allegri, decisamente più sicuro di trovarsi al capolinea della sua avventura milanista.
Nella mattinata di ieri il tecnico si è presentato nella sede rossonera, dove Galliani lo ha tenuto a rapporto per circa un paio d’ore. L’effetto reiterato delle provocatorie accuse e pizzicate di Berlusconi hanno fatto traboccare la pazienza dell’allenatore che, legato al Milan con un contratto fino al 2014, non vuole però lasciare neanche un euro sul piatto.
Escluse le dimissioni quindi, l’accordo per liberarsi dovrà avvenire una rescissione consensuale con relativa buonuscita (circa 2,5 milioni). «Non è successo assolutamente niente, abbiamo solo gustato un buon caffè», ha risposto Allegri al termine dell’incontro, convinto e deciso che la posizione presa non possa essere intaccata. Da nessuno. Tanto che, in caso di scontro frontale con il Milan, sarebbe addirittura disposto a restare un anno fermo. Improbabile che accada, considerando che la Roma ha già pronto un triennale da circa 2,7 milioni netti (più bonus avallati dallo stesso Pallotta). Il Milan continua a smentire tutto. «Non c’è stato nessun incontro con alcun dirigente della Roma» arrivato come un fulmine dopo le voci che vedevano il ds romanista e l’allenatore a colloquio in un hotel qualche ora dopo la conclusione del summit con Galliani.
Il livornese ha passato invece il pomeriggio a Milanello pronto ad un nuovo incontro con l’ad tra domani e dopodomani. Allegri non ha fretta, la Roma lo aspetta. Sicura che alla fine il matrimonio si farà e che si possa annunciare a partire da domenica, quando la finale dell’Olimpico chiuderà la stagione.