(A. Pugliese) – Oltre il 65% dei gol effettivi della Roma, esattamente 43 su 66 (senza contare i tre della vittoria a tavolino di Cagliari). La Roma per cullare le residue speranze di Europa League (Coppa Italia a parte) a Milano si affiderà al suo tridente d’oro (Osvaldo 16 reti, Lamela 15 e Totti 12), l’unico in doppia cifra, insieme a quello del Milan con cui si sfiderà domani sera. Un tridente che, se il prossimo anno dovesse davvero arrivare Mazzarri, è destinato a restare intatto. L’attuale tecnico del Napoli, infatti, vuole ripartire da Totti ed Osvaldo per costruire la sua Roma ed è convinto di riuscire ad abbattere le «pause » di Lamela, per il quale a Trigoria sarebbe arrivata un’offerta pazzesca (si vocifera intorno ai 35-40 milioni di euro) dai francesi del Monaco, offerta già rispedita al mittente.
Festa a Trigoria Osvaldo ieri non si è allenato con il gruppo ed insieme ad Alessandro Florenzi si è limitato a fare solo un po’ di palestra. Per domani sera, però, il suo impiego non è in dubbio, soprattutto perché è in un momento in cui sembra aver ritrovato finalmente fiducia, voglia e continuità di rendimento. Sarà lui, quindi, a guidare l’attacco giallorosso a San Siro, con gli stessi Totti e Lamela a supporto, nella formula con prevede la difesa a tre ed i due trequartisti (3-4-2-1). Su questo tridente qui ha intenzione di lavorare Mazzarri per il futuro, che nei primi colloqui con laRoma ha posto il veto immediato su di un’eventuale cessione di Osvaldo (di cui andrebbe a caccia, invece, se alla fine dovesse decidere di restare al Napoli). Ieri, tra l’altro, a Trigoria Totti ha voluto ringraziare tutti i dipendenti della Roma, che il 28 marzo scorso lo avevano festeggiato (fino a farlo commuovere) per i suoi venti anni di Serie A e di Roma. Così Francesco ha fatto recapitare ad ognuno di loro una scatola rossa autografata, contenente una maglia bianca griffata sulla manica con un F ed una I (che stanno per Francesco e Ilary), sotto uno Totti 226 e poi i nomi dei loro figli, Cristian e Chanel. Il tutto corredato da un bel biglietto: «226 volte grazie, Francesco».
Causa Intanto la Robe di Kappa ha deciso di fare causa alla Roma per la rottura unilaterale (scorso novembre) del contratto di sponsorizzazione tecnica e chiederà un risarcimento di circa 60 milioni di euro (più o meno la cifra che può incassare la Roma dall’accordo decennale con la Nike). Possibile che, strada facendo, si arrivi ad una transizione (come nel 1997 successe tra l’azienda piemontese ed il Barcellona), ma anche se alla fine si dovesse chiudere a 15-20 milioni, sarebbe un bel passivo per il bilancio giallorosso.