(M.Pinci) – Quasi due settimane dopo la decisione definitiva, data e orario della prima finale di coppa Italia tra Roma e Lazio rischia di tornare in ballo. Il presidente della terza sezione quater del Tar, Italo Riggio, con un decreto monocratico, ha infatti accolto il ricorso d’urgenza del Codacons, accettando di discuterlo. L’associazione, che si occupa della tutela dei diritti dei consumatori ha chiesto e ottenuto la sospensione, temporanea, dei provvedimenti con cui la stracittadina è stata anticipata dalle 21 alle 18 di domenica 26 maggio. Un giorno delicato per la gestione dell’ordine pubblico in città: la partita dell’Olimpico coincide infatti con le elezioni comunali.
Appuntamento allora fissato domani alle 11.30 per un’udienza, almeno nelle intenzioni, definitiva. Udienza per cui il Tar ha convocato tutte le parti in causa, dal Coni alla a Rai, che detiene i diritti tv della gara, dalla Lega di serie A ai due club, fino alle istituzioni: ministero dell’Interno, Comune e Prefettura. «Dimostreremo che la scelta di disputare un incontro così importante alle 18 in concomitanza con l’apertura delle urne— spiega il legale del Codacons Rienzi — creerà disagi immensi ai cittadini. Gran parte dei romani troverà un’area della città paralizzata, e se si dovessero verificare tafferugli al termine dell’incontro per molti sarà impossibile votare. Si rischia di arrivare all’annullamento delle consultazioni».
L’obiettivo sarebbe quello di riuscire a trovare una soluzione condivisa, eppure difficilmente il Tar potrà ribaltare la decisione “concordata” tra tutte le parti lo scorso 30 aprile: anche per motivi organizzativi, dopo il via di venerdì scorso alla vendita dei tagliandi per la partita. Sarà allora il Prefetto a farsi garante della possibilità di disputare in sicurezza la sfida anche in queste condizioni. Nonostante l’allerta su un match che anche per semplici gare di campionato ha generato incidenti e accoltellamenti sia altissima: le forze dell’ordine sono abbastanza convinte di poter contare sulla volontà da parte dei gruppi organizzati di tifosi di evitare nel modo più assoluto scontri nel prepartita. Si parla anche della possibilità che alcuni di questi si riuniscano a Piazzale Clodio per arrivare all’impianto in corteo evitando Ponte Duca D’Aosta e il bar River, abituale teatro di scontri. Ma il timore di tutti è rivolto soprattutto alle ore dopo il match, quando i supporter sconfitti troveranno in piazza la festa dei vincitori. E nelle strade non è certamente possibile evitare la presenza di soggetti colpiti da daspo. Anche queste paure, forse, zavorrano la vendita dei biglietti per il match: appena 29 mila ticket staccati, in 10 mila aventi diritto non hanno esercitato la prelazione.