(F.Bocca) – Qual è il piazzamento che consente a Roma e Lazio di definire il loro campionato almeno soddisfacente? Posto che gli scudetti a Roma sono eventi eccezionali, rarità storiche, solitamente si considera il piazzamento in Champions League una specie di sub-scudetto.
Un traguardo molto consolatorio. Il piazzamento in Europa League è un gradino più sotto, diciamo il minimo. Al di sotto ancora siamo nel campo del fallimento, della ricostruzione totale e di tutta quella terminologia catastrofica che appartiene al calcio. Particolarmente quello romano. Il fatto che da due anni per arrivare al gradino Champions sia necessario conquistare almeno il 3° posto e non il 4° ha reso tutto ancora più difficile.
È un posto in Europa che abbiamo perso perché il nostro calcio globalmente è regredito ed ha fatto troppo poco. La Lazio, onestamente bisogna dire, all’Europa League quest’anno si è dedicata tantissimo, pagandone però il prezzo anche in campionato (ormai è ottava) e ricevendone pure critiche feroci. La Roma (quinta) sono due anni che praticamente alle Coppe non partecipa nemmeno. Per raggiungere almeno lo scudetto bis servirebbe un lungo e potente sforzo di generosità, che nel breve non paga e anzi costa parecchio. Una specie di condanna biblica.