(F.Ferrazza) – Tra allenatore e mercato, sono intense le giornate della dirigenza romanista. I tifosi, in attesa della finale di Coppa Italia, chiedono garanzie per la prossima stagione, la terza con la proprietà americana al comando. «Dobbiamo attrezzarci per colmare il gap con gli altri club — ammette Baldini a margine della gara di ieri sera contro il Chievo — non sono in grado di fare previsioni su quanto tempo servirà per riuscire a raggiungere le altre grandi. L’allenatore del prossimo anno? Prendo atto di quello che si dice, ma avete liquidato in fretta la posizione di Andreazzoli che noi invece consideriamo con tutti i benefici del caso».
Intanto si parla con sempre maggior insistenza di Marquinhos, per il quale continuano ad arrivare offerte al limite dell’irrinunciabile sul telefonino di Sabatini. Compresa quella del Barcellona. «Non c’è nulla di concreto — si affretta a precisare sempre Baldini — il ragazzo ha un contratto di quattro anni, non c’è alcun appuntamento in agenda. Potremmo fare qualcosa per gratificare il ragazzo, ma non c’è urgenza, non è per noi una priorità».
Una priorità per i romanisti è invece la ricorrenza di oggi, i trent’anni dal secondo scudetto, conquistato a Genova, l’8 aprile del 1983. “La nostra storia le vostre gesta trionfano ancora. Bentornati Campioni”. Lo striscione esposto dalla curva Sud prima della gara, ieri sera. Una ricorrenza che verrà celebrata dalla città giallorossa, in attesa di poter festeggiare un altro scudetto, magari nel nuovo stadio. «C’è bisogno di una normativa che dia certezza sui tempi: è l’elemento fondamentale per attirare investitori», le parole dell’ad Fenucci. «Lo stadio aumenta l’identità tra tifoso e club e porta comportamenti positivi»