(S. Grattoggi) – Qualcuno ha portato anche pop corn e patatine. Da sgranocchiare, con un occhio sul registro e l’altro sullo schermo, senza smettere di lavorare. La febbre da derby, ieri, non ha risparmiato nemmeno i seggi elettorali – dal Centro all’Esquilino, fino al Pigneto – per lo più semivuoti fra le 18 e le 20. C’è chi, fra gli scrutatori, si è organizzato portando al seggio tablet e pc, ben in vista sui banchi e sulle cattedre, chi si è accontentato di radioline e telefonini e chi, nelle aule vuote non adibite a seggio, ha persino acceso le tv delle scuole, per correre davanti allo schermo, anche solo per pochi secondi, durante le azioni più spettacolari. Insomma, pur senza mai interrompere le attività, né alzarsi dalla propria postazione, gli scrutatori e i vigilanti più tifosi non hanno rinunciato al derby, commentando la partita fra un’operazione e l’altra, chi con un auricolare all’orecchio, chi con il tablet davanti, posato sopra il registro.
Anche perché l’affluenza, già bassa fin dalla mattinata, è crollata drasticamente quasi ovunque durante la partita, quando nei corridoi e nelle aule vuote riecheggiava solo la telecronaca. «Gli elettori che stanno arrivando a quest’ora sono pochissimi – spiegavano in alcune sezioni di via Bixio, presso la scuola Di Donato, e di via Manin, nella sede del liceo Albertelli, così come in via Renzo da Ceri, al Pigneto – ma è così dall’inizio della giornata, l’affluenza è piuttosto bassa».
Singolarmente affollate, invece, le sezioni di viale Manzoni, presso il liceo Newton, dove alle 18.30 decine di persone, soprattutto anziani, attendevano in fila il proprio turno per votare, mentre gli scrutatori lavoravano senza tempi morti in cui concedersi qualche piccola distrazione: «Siamo venute a quest’ora proprio per evitare la calca – spiegavano due signore di mezza età – pensavamo fosse un’ora strategica. Ci siamo informate con i nostri nipoti». Chi, invece, entrando a votare, si trovava davanti gli scrutatori assorti nella partita, spesso non riusciva a trattenere la curiosità e ritirando la scheda, prima di entrare in cabina, chiedeva:«Scusate, ma hanno segnato?».