(F. Ferrazza) – «Vietato perdere la finale». L’eloquente striscione esposto fuori Trigoria rende l’idea di come i romanisti identifichino il derby di Coppa Italia come l’unica strada per salvare la stagione. Peso enorme sulle spalle di giocatori che stanno dimostrando di essere fragili, discontinui e, forse, poco consapevoli dei disastri collezionati in questa annata. «Non oso immaginare come verrà vissuta quella settimana dalla città» il timore di Andreazzoli, che vorrebbe lasciare la panchina giallorossa alzando almeno il decimo trofeo nostrano. «Sarà un derby particolare, un evento planetario. Roma è la città del mondo e avrà un riscontro di quel tipo». E così, mentre i tifosi abbonati sono in fila da ieri sera per assicurarsi in prelazione un biglietto questa mattina, sembrano passare davvero in secondo piano le ultime due gare di campionato, contro Milan e Napoli, guarda caso le squadre allenate dai due tecnici corteggiati a Trigoria. Allegri e Mazzarri, un ballottaggio che vede in vantaggio uno o l’altro, a seconda delle indiscrezioni del momento, con la risoluzione del dilemma attesa dopo la finale di Coppa Italia. Non ne parla Sabatini, indispettito per le critiche arrivate nelle ultime ore a un progetto strettamente legato ai giovani, avaro di soddisfazioni. «Sarà grande Roma » si limita a dire il diesse, proposito che dovrà per forza di cose essere aiutato dai risultati, altrimenti rischia di aggiungersi solamente alle tante parole di questi mesi. Sabatini sta già lavorando sul mercato, in entrata e, anche, uscita, viste le offerte che continuano ad arrivare al club per qualche talentino giallorosso. E incedibili, a fronte di qualsiasi offerta, sembrano essere solamente Marquinhos, Pjanic e Lamela, pupilli di Sabatini, considerati la spina dorsale della Roma del futuro. Non compare quindi il nome di De Rossi, che intanto ieri ha girato uno spot dell’Adidas, mostrandosi sorridente e sereno, seppur trincerato dietro il silenzio.