(R. Condio) – Servirebbe una valanga di gol in extremis. Trentaquattro reti nelle ultime 10 partite della stagione: più del doppio di quelle realizzate nel turno precedente. Soltanto così la serie A riuscirà a infrangere un muro che sta diventando un tabù: i mille gol segnati nell’arco di un campionato. La barriera resiste ormai dal 1951-52, ultimo torneo a 20 squadre prima di 53 giocati a 16 o a 18. Anche quando, dal 2004-5, si è tornati a 20 quota 1000 al massimo è stata solo avvicinata. Come nel 2005-6 (991 reti) o nel 2009-10 (992). Quest’anno il traguardo sembrava a portata di… piedi e di teste. Merito della spumeggiante Roma di Zeman e della fragilità difensiva del Pescara, del gioco spagnoleggiante della Fiorentina di Montella e di una più generale propensione all’attacco. Fatto sta che dalla giornata numero 12 a quella numero 36 la media gol per partita si è sempre mantenuta al di sopra di quel 2,63 necessario per chiudere il conto delle 380 gare di serie A con un totale superiore ai mille. Poi, però, è arrivato l’improvviso digiuno del penultimo turno della scorsa settimana: appena 16 palloni finiti in area, minimo stagionale eguagliato. Totale che arriva a 966 in 370 partite: media 2,605. Troppo bassa per essere da record. Ora serve un exploit. Difficile, non impossibile. Perché tra oggi e domani sono tanti i match che non hanno più nulla da dire per la classifica e che quindi dovrebbero essere giocati a viso apertissimo. Perché almeno 34 gol in un solo turno si sono già registrati quattro volte in questa stagione. Il record è di 39, fissato alla 15a giornata. Poi, in tre occasioni, proprio le 34 reti che servono adesso: l’ultima nel 12° turno. Roba di sei mesi fa. È tempo di ripetersi. Anche per non lasciare, come quasi sempre accade, la serie A in coda alla graduatoria europea dei campionati più prolifici. Anche quest’anno siamo nettamente al di sotto di Olanda (3,15 gol per match), Germania (2,91), Spagna (2,78) e Inghilterra (2,78). Ci ha superati persino il Portogallo (2,79), di solito poco generoso in fatto di realizzazioni. Stiamo davanti alla sola Francia (2,57). Gli altri, insomma, mediamente si divertono sempre più di noi.