Trasferta sull’Arno per gli uomini di Andreazzoli che affronteranno la Fiorentina allo “Stadio Comunale Artemio Franchi”. La partita con i viola è una delle grandi classiche del campionato: sono infatti 73 i precedenti nell’impianto toscano, con una netta supremazia della squadra di casa che ha trionfato ben 32 volte contro i soli 11 successi dei giallorossi.
STORIA
Come quasi tutti gli stadi italiani, l’opera fu progettata durante il periodo fascista e fu disegnata dall’ingegnere Pier Luigi Nervi che presentò ufficialmente il progetto il 16 marzo 1930. Nel luglio dello stesso anno il Comune ottenne dal Ministero della Guerra una porzione della Piazza d’Armi nell’area di Campo di Marte. L’area forniva le necessarie garanzie per realizzare a Firenze uno stadio che rispondesse ai requisiti richiesti dalle federazioni sportive internazionali con ferrovie e grandi vie di circolazione.
A causa delle difficoltà nell’ottenimento dei finanziamenti richiesti, lo stadio fu realizzato in due fasi distinte tra il 1930 e il 1932 all’interno dei quali fu eretta anche la classica “Torre Maratona” fascista (abbattuta poi nel 2010). L’impianto, il cui nome originario era “Stadio Giovanni Berta”, in onore di uno squadrista fiorentino, venne ufficialmente inaugurato il 13 settembre 1931 con la partita tra Fiorentina e Admira Vienna, terminata 1-0 in favore dei Viola con un gol di Petrone, di fronte a circa 12 mila spettatori. In quella circostanza, l’impianto non era ancora stato edificato completamente.
All’interno, lo stadio presenta una planimetria asimmetrica, a forma di “D”, con le estremità del settore della tribuna coperta che formano un angolo retto con le curve. I giornalisti e i politici dell’epoca ricondussero la struttura dell’impianto al senso politico della lettera “D” di “Duce”, appellativo riferito a Benito Mussolini. Questo aspetto non era invece nelle intenzioni di Nervi. Particolare curioso è la presenza, sopra la tribuna centrale della pensilina di copertura, lunga 110 m e larga 22,5 m, con nervature formate da 24 mensoloni portanti che reggono la tettoia, evitando così la costruzione di piloni che potrebbero evitare una perfetta visione del campo.
Il 18 maggio 1952 si registrò il record di spettatori per quanto riguarda lo stadio fiorentino. In occasione dell’ amichevole tra Italia e Inghilterra furono 84 mila i biglietti venduti per un incasso di circa 65 milioni di lire. La capienza ufficiale dello stadio, grazie all’aggiunta di numerose tribune in metallo, era di circa 70 000 spettatori. A causa della mancanza di posti numerati nella maggior parte dello stadio, il sovraffollamento era comune nell’impianto e questo portò, il 22 dicembre 1957, al crollo di una balaustra della tribuna Maratona sotto il peso degli spettatori durante un Fiorentina-Juventus di campionato. Un centinaio di persone rimasero ferite, alcune con gravi fratture, ma non ci furono vittime.
Mentre l’impianto fu fra quelli selezionati per la disputa delle partite di calcio olimpiche del 1960, fu scartato per quanto riguarda gli europei del 1968, per i quali furono utilizzati i quattro maggiori stadi italiani: l’Olimpico di Roma, lo stadio “San Siro” di Milano, il Comunale di Torino e il San Paolo di Napoli.
In occasione dei mondiali del 1990, l’impianto è stato oggetto di un pesante intervento di riordinamento, di ampliamento e di restauro delle strutture. Non potendo più sopraelevare le tribune esistenti, perché considerate monumento nazionale e quindi poste sotto la tutela delle Belle Arti, per migliorare la struttura si decise di abbassare il terreno di gioco ed eliminare la pista di atletica leggera, riducendo tuttavia la capienza totale. Venne inoltre compiuta una generale risistemazione della zona circostante, con nuovi parcheggi, riordino della viabilità, incremento del verde e la costruzione di palestre e piscine per il quartiere, per una spesa complessiva di circa 80 miliardi di lire. L ‘ impianto, ad oggi, con le esigenze del calcio moderno, risulta comunque obsoleto se paragonato soprattutto alle nuove strutture sportive europee. La particolare pianta a “D” non crea problemi alle tribune ma riduce notevolmente la visibilità in curva e in parterre non consentendo una visuale ottimale degli incontri. La mancanza di copertura in gran parte dello stadio inoltre espone gli spettatori alle intemperie.
Durante il campionato del mondo, l’impianto calcistico fiorentino ospitò gli incontri del gruppo A della fase a gironi; il 10 giugno 1990 fu sede di Stati Uniti-Cecoslovacchia, il 15 di Austria-Cecoslovacchia e il 19 di Austria-Stati Uniti. Nella fase a eliminazione, Firenze ospitò solo un incontro, quello tra Argentina e Jugoslavia.
Dal 1993 lo stadio comunale di Firenze è intitolato ad Artemio Franchi, prestigioso dirigente sportivo, nato a Firenze nel 1922. Il 25 agosto 2012, durante la partita di esordio della stagione della squadra viola contro l’Udinese, vennero inaugurati i cambiamenti effettuati nello stadio come l’abbattimento delle barriere e della torre nel settore “Maratona” e la creazione degli skybox. L’attuale capienza del “Franchi” è di 47 282 posti a sedere.
PRECEDENTI DELLA ROMA DAL 2000 AD OGGI
Sono dieci gli incontri disputati fra Fiorentina e Roma nel nuovo millennio. Il bilancio è tre vittorie per i viola, due per i giallorossi e cinque pareggi. I tre successi della Fiorentina sono stati netti per quanto riguarda lo scarto numerico (3-1 nel 2001, 4-1 nel 2009 e 3-0 l’anno scorso), mentre quelle giallorosse sono state tutte di misura (0-1 nel 2010 e 1-2 nel 2005).
2000/2001 Fiorentina-Roma 3-1 (Chiesa, Chiesa, aut.Candela, Emerson)
2001/2002 Fiorentina-Roma 2-2 (Morfeo (F), Adriano (F), Cassano, Emerson)
2004/2005 Fiorentina-Roma 1-2 (Maresca (F), Cassano, Montella)
2005/2006 Fiorentina-Roma 1-1 (Toni, Cufrè)
2006/2007 Fiorentina-Roma 0-0
2007/2008 Fiorentina-Roma 2-2 (Gamberini (F), Mutu (F), Mancini, Giuly)
2008/2009 Fiorentina-Roma 4-1 (Vargas, Gilardino, Gilardino, Gobbi, Julio Baptista(R))
2009/2010 Fiorentina-Roma 0-1 (Vucinic)
2010/2011 Fiorentina-Roma 2-2 (Mutu, Gamberini, Totti (2))
2011/2012 Fiorentina-Roma 3-0 (Jovetic, Gamberini, Silva)
TIFOSERIA
I gruppi organizzati del tifo viola sono stipati nella “Curva Fiesole”. I primi tifosi viola cominciarono ad unirsi nella prima metà degli anni sessanta, con la nascita di alcuni Viola Club come il Vieusseux e il 7 bello, tuttora presenti nella curva Fiesole. Il gruppo più noto della Fiesole è stato quello degli Ultras Viola; fondati nel 1973 da Stefano Biagini detto “il Pompa”, furono costretti allo scioglimento nel 1983, a causa di turbolenti scontri con i tifosi romanisti. Nel 1986, agli Ultras succedette nella leadership del tifo il Collettivo Autonomo Viola, scioltosi anch’esso nel 2011. Tra il 1972 e il 1980, tuttavia, esisteva anche un gemellaggio con i tifosi della Roma (i Boys Roma), finito poi con un episodio di striscioni rubati, azione che ogni tifoseria attribuisce all’altra, e per alcuni episodi di isolati gruppi di tifosi romanisti, che danneggiarono alcuni bar e automobili di Firenze, prima e dopo un Fiorentina-Roma di inizio anni 80.
Essendo la “Viola” l’unica squadra di Firenze, i derby che gioca sono tutti regionali o interregionali. A livello interregionale, Bologna e Fiorentina sono le protagoniste del “Derby dell’Appennino”,vista la vicinanza geografica delle due città che, nonostante siano di due regioni differenti, sono distanti circa 100 km. Per quanto riguarda invece la Toscana, Fiorentina e il Siena giocano il “Derby dei Guelfi e dei Ghibellini“, rimembrando la famosa battaglia del 1260 quando i guelfi senesi sconfissero i ghibellini fiorentini, mentre, con l’Empoli, i Gigliati giocano il “Derby dell’Arno”.
L’INNO
L’inno della Fiorentina è la famosa “Canzone Viola” scritta per la prima volta nel 1930 da Marcello Manni e riedita da Narcisio Parigi nel 1965.
Giovanni Parisi